Pif contro il PD: ‘Facile essere di sinistra quando sei ricco e non hai problemi’

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Sta girando un film con Daniele Luchetti ma nel contempo è molto preoccupato per la scena politica attuale: in particolare Pif ce l’ha con il PD perché il partito di centro-sinistra avrebbe dimenticato le sue peculiarità di movimento che guarda prima di tutto agli interessi delle classi più disagiate, lasciando campo libero alle destre. Ma il regista e protagonista dell’apprezzatissimo ‘La mafia uccide solo d’estate’ non risparmia critiche anche a Matteo Salvini e al Movimento 5 Stelle, mentre si dichiara incuriosito dal nuovo premier Giuseppe Conte.

Intervistato dalla trasmissione Circo Massimo su Radio Capital, Pif ha messo innanzitutto nel mirino la sinistra dei salotti, che a suo dire avrebbe sostituito la sinistra delle fabbriche, con i risultati che sappiamo: ‘Se sei ricco è facile essere di sinistra perché non hai i problemi dei poveri, non hai il rom o il migrante come vicino di casa, non comprendi appieno questi disagi’, ha detto Pif, ‘Una volta nelle zone più difficili la gente era di sinistra nonostante fosse povera, anzi forse proprio per quello. Il PD deve ritornare sui territori, e non è un’operazione che si fa in poco tempo’.

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Inoltre, sempre per Pif, il PD ha commesso un grave errore quando non si è voluto sedere al tavolo con i 5 Stelle, quanto meno per ascoltare le proposte dei grillini: ‘E invece è successo quello che tutto sommato era immaginabile: il governo poteva avere un equilibrio pendente a sinistra e invece ce l’ha a destra’.

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E a proposito di destra, che opinione ha Pif sull’alleanza pentaleghista? ‘Per il momento Salvini mediaticamente, per usare una parola del loro vocabolario, sta ‘asfaltando’ i 5 stelle. Non so se l’alleanza reggerà: è vero che c’è un contratto, ma la vita è piena di eventi e imprevisti. Prima o poi arriverà infatti un momento in cui Salvini e gli altri dovranno affrontare un problema fuori dal contratto, e lì bisognerà vedere cosa succede’.

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Insomma, per il momento c’è curiosità, che però si trasforma in inquietudine nel momento in cui Salvini minaccia di togliere la scorta a Roberto Saviano: ‘Non riesco a dare neanche una risposta ironica’, ha spiegato il filmmaker siciliano, ‘In quel caso è uscito il lato infantile di Salvini. La gravità è pensare ‘tu sei contro di me e ti levo la scorta’. Il problema non è la lotta alle mafie, ma che lui minacci una cosa del genere. In qualunque paese civile il Ministro dell’Interno avrebbe dato le dimissioni’.

Constatata l’attuale apparente irrilevanza del M5S (‘Dov’è finito il partito del vaff…? Capisco l’equilibrio di governo, ma dovrebbero tirare fuori un sussulto’) Pif ha concluso il suo intervento con una riflessione sul primo ministro Conte: ‘Da autore televisivo darei un braccio per stare con la telecamera in mano e seguirlo. Mi aspetto un sussulto anche da lui, che si faccia vedere ogni tanto!’

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