Pierre Bergé, addio al co-fondatore della casa Yves Saint Laurent

Moda: morto a 86 anni Pierre BergÈ

Lutto nel mondo della moda e della cultura. Pierre Bergé, mecenate, co-fondatore della casa di moda Yves Saint Laurent e presidente del Consiglio di sorveglianza di ‘Le Monde’, è morto questa mattina a Saint-Rémy de Provence all’età di 86 anni. A riferirlo è la Fondazione Pierre Bergé-Yves Saint Laurent. Imprenditore della moda, amante delle arti e attivista nelle battaglie per i diritti degli omosessuali, Pierre Bergé era stato il compagno di vita di Yves Saint Laurent e con lui aveva fondato la celebre maison di moda nel 1961, guidandola fino al 2002. Appassionato di arte e di letteratura, negli anni ha riunito una delle più grandi collezioni che ha messo in vendita nel 2009, un anno dopo la scomparso dello stilista.

Se Yves Saint Laurent era l’anima creativa della maison di moda che portava il suo nome, Pierre Bergé ne era l’anima razionale, l’imprenditore e uomo d’affari che portò alla ribalta il talento del compagno e lo rese una celebrità, rendendo la casa di moda una delle più solide realtà.

Mecenate e amante dell’arte, tra le altre cose aveva guidato anche il Théâtre de l’Athénée – Louis-Jouvet, dal 1977 al 1981 e presieduto l’Opéra di Parigi dal 1988 al 1993.

Il rapporto con Saint Laurent si interruppe ufficialmente nel 1976 ma in maniera amichevole: i due non si separarono mai del tutto e continuarono non solo a lavorare insieme ma a vedersi, anche nei momenti più difficili, come fu la morte dello stilista, avvenuta nel 2008 per un tumore al cervello.

Alla loro storia d’amore Bergé aveva dedicato nel 2010 il libro “Lettres a Yves”, mentre nel 2011 nelle sale cinematografiche è stato proiettato il film “Yves Saint Laurent – Pierre Bergé. L’amour Fou“.

In prima fila per sostenere i diritti degli omosessuali e delle disuguaglianze, Bergé si è sempre dichiarato di sinistra ed era una grande stimatore dell’ex presidente della Repubblica Francois Mitterrand.

Nel 2017 ha sostenuto Emmanuel Macron nella sua corsa all’Eliseo. “Avrà la statura di un presidente della Repubblica e ci porterà verso una socialdemocrazia”, aveva detto nel gennaio scorso.

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