Piante assorbono Co2 più del previsto: lo dice una ricerca statunitense

piante smog

Le piante assorbono più Co2 di quanto la scienza aveva ipotizzato finora: a sostenerlo è una ricerca della Wyoming University pubblicata sulla rivista scientifica Pnas. Grazie a questa elevata ed insospettata capacità di assorbimento, l’allarme smog, che resta comunque preoccupante, viene leggermente ridimensionato, poiché i livelli di anidride carbonica stanno crescendo meno di quanto stimato. Secondo gli scienziati americani infatti, gli attuali modelli climatici non sono riusciti a tenere in considerazione che la crescita delle piante va di pari passo con l’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera, e diventando più grandi, riescono ad assorbire più Co2.

Sun Ying, autore dello studio a capo del team di ricercatori, afferma sicuro che ‘la biosfera terrestre può assorbire più Co2 di quanto si pensasse‘, e per questo motivo gli effetti del surriscaldamento globale potrebbero danneggiare la Terra in maniera non così veloce come fin qui ipotizzato. Lo scarto rispetto ai modelli di analisi precedentemente elaborati è significativamente ampio: questo nuovo studio sostiene infatti che gli scienziati del clima hanno sottovalutato di ben il 16 per cento la capacità delle piante di crescere e assorbire l’anidride carbonica presente nella nostra atmosfera. Se venisse confermata questa ipotesi scientifica, sarebbe finalmente una buona notizia su un fronte, quello della lotta alle emissioni nocive, che vede il nostro pianeta sempre più in affanno soprattutto per colpa dell’inerzia dei governanti mondiali.

In questo modo potrebbe essere più facile raggiungere l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei due gradi rispetto al periodo pre-industriale: fino ad oggi si riteneva che la vegetazione sulla Terra fosse capace complessivamente di eliminare un quarto di tutte le emissioni prodotte dall’uomo, mentre il nuovo studio suggerisce invece che questa capacità di assorbimento delle piante sia assai superiore. Ma se anche le piante fossero in grado di combattere il Co2 in misura maggiore come ipotizzato, non deve esimere l’uomo da ridurre una volta per tutte i livelli di anidride carbonica, in un momento storico in cui si stanno affacciando nell’economia globale nuove potenze che non hanno finora mostrato molto interesse alla sostenibilità ambientale del loro sviluppo industriale.

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