Pensioni, un maxi aumento a breve: confermata la nuova data importante dall’INPS

L’UIL ha deciso di muovere guerra all’INPS circa la rivalutazione delle pensioni per un maxi aumento. Vediamo cosa succederà.

Telefono e soldi
Telefono e soldi -Nanopress.it

A causa della mancata rivalutazione dei prezzi, alcune pensioni non sono aumentate. Ecco perché il maxi aumento potrebbe arrivare a breve.

Pensioni maxi aumento: la battaglia dell’UIL

Prossimamente potrebbero esserci dei rimborsi a causa di dati incostituzionali. L’UIL Pensionati sta continuando la sua lotta per ottenere questi rimborsi il più rapidamente possibile per i pensionati. Queste richieste di rimborsi provengono da un gruppo di iscritti.

L’UIL ha avviato una vera e propria campagna contro l’INPS, motivata dalla mancata rivalutazione delle pensioni. Infatti, sono state presentate cause contro la riduzione delle rivalutazioni delle pensioni che colpiscono coloro che ricevono un trattamento quattro volte superiore all’importo minimo. Questi pensionati potrebbero essere destinatari di rimborsi significativi.

Secondo l’UIL Pensionati, gli aumenti previsti dalla perequazione e dalla rivalutazione sono ritenuti inadeguati, insufficienti e addirittura in contrasto con i principi fondamentali. Nel lungo termine, questa mancanza di incrementi nelle pensioni potrebbe comportare una riduzione del potere d’acquisto.

Un altro problema sottolineato riguarda il fatto che la perequazione non tiene conto di fasce di importo pensionistico, ma viene applicata all’intera somma. Secondo il sindacato, questo porta a una perdita continua di potere d’acquisto per i pensionati.

Pensioni
Pensioni – nanopress.it

Quando arriverà per le pensioni il maxi aumento

Nel mese di settembre, si terrà la seconda fase dell’operazione con l’invio delle cause ai tribunali civili competenti, sia per coloro che percepiscono pensioni nel settore privato che per quelli del settore pubblico. Le cause relative ai pensionati del settore pubblico saranno affrontate dalla Corte dei Conti.

L’obiettivo finale di questa iniziativa è ottenere una decisione dalla Corte Costituzionale sulla legittimità dell’articolo primo, comma 309, della legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (la Legge di Bilancio che ha previsto i tagli alle pensioni).

Questo articolo aveva previsto una riduzione della rivalutazione di alcune pensioni. Di conseguenza, la questione dei tagli alla rivalutazione sarà sottoposta all’attenzione della Corte dei Conti, che dovrà valutare la legittimità della causa.

Da una nota di Carmelo Barbagallo, Segretario Generale UILP, è necessario che l’attenzione resti alta su una vera e propria ingiustizia. I pensionati interessati, infatti, sarebbero circa 3 milioni e mezzo. Una situazione generalizzata negli anni perché spesso accade che quando si ha bisogno di risorse si vadano a tagliare le pensioni.

“Il nostro impegno è parallelamente rivolto anche alle pensioni di importo più basso, per le quali ad esempio chiediamo l’ampliamento della Quattordicesima e l’incremento delle somme per chi già la riceve e una significativa riduzione delle tasse.”

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Pensioni – nanopress.it

Nel caso in cui dovesse arrivare una sentenza positiva, le pensioni dei pensionati interessati da questi tagli potrebbero aumentare significativamente. Soprattutto chi percepisce un assegno cinque volte superiore al trattamento minimo, ovvero un importo intorno ai 2600 euro. Per costoro, la rivalutazione si assesta dal 53% al 32% del tasso che è stato accertato.

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