Pensioni d’oro, il Governo inizia a tagliare già sotto i 4mila euro: coinvolti 40mila italiani

Pensioni nuovi tagli in arrivo per circa 40mila persone

[didascalia fornitore=”altro”]Foto Pixabay[/didascalia]

Torna nuovamente a galla la bollente questione delle pensioni d’oro: il leader del Movimento 5 Stelle, Di Maio, ha già sottolineato più volte che l’intenzione del governo non è soltanto quella di tagliare i vitalizi agli ex parlamentari, ma anche le pensioni d’oro che in alcuni casi in alcuni casi raggiungono anche i 90mila euro. Al momento sono finiti sotto la lente di ingrandimento gli assegni netti sotto i 4 mila euro al mese: sono circa 40 mila i pensionati che rischiano di vedersi tagliare l’importo della pensione. Tuttavia per ora i numeri dei possibili coinvolti è approssimativo, perché i dati diffusi da Di Maio sono riferiti a importi netti, mentre le statistiche dell’Inps parlano di somme lorde.

I dati dell’Inps

Secondo i dati dell’Inps, riportati da Ansa, le pensioni sotto i 7 mila euro lordi, quindi quelle più vicine ai 4500 euro al netto, sono 37 mila. Mentre quella appena più alte, ovvero sopra ai 7500 euro lordi, sono solo 26mila. Tutt’altro risultato si ottiene se invece si considera il bacino dei pensionati a 6mila euro lordi al mese: in questo caso il numero raddoppia e raggiunge i 70mila pensionati. Piccole oscillazioni che in realtà producono risultati nettamente differenti, nell’ultimo caso il ricavo risulterebbe nettamente superiore e consentirebbe di ‘rifocillare’ meglio le pensioni minime portandole a 780 euro, soglia al di sotto della quale in Italia attualmente si trovano 4,5 milioni di persone.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/economia/2018/06/06/pensioni-d-oro-in-arrivo-tagli-del-5-per-oltre-30mila-italiani/213066/” testo=”Pensioni d’oro: in arrivo tagli del 5% per oltre 30mila italiani”]

Per Boeri serve il sistema contributivo

Per il presidente dell’Inps, Tito Boeri, tagliare tutti gli assegni netti sotto i 4 mila euro al mese non sarebbe comunque una soluzione sufficiente, la strategia da adottare è un’altra e consiste nell’anticipare il metodo contributivo appunto a tutti coloro che percepiscono un assegno pensionistico superiore ai 5 mila euro lordi. ‘Si otterrebbe così un significativo risparmio di 1 miliardo’, ha spiegato a SkyTg24.

I sindacati sul piede di guerra

Dinanzi a tali prospettive per ora soltanto ipotizzate, tutte le sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, hanno replicato: ‘Le pensioni non si toccano’. Si prospetta un’accesa battaglia su uno dei temi attualmente più scottanti nel nostro Paese.

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