Pensione a 58 o 60 nel 2023, è semplice: basta avere questi 3 requisiti

Pensione a 58 o 60 anni nel 2023: ecco come ritirarsi dal mercato occupazionale. Basta essere in possesso di questi tre requisiti.

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Pensione a 58 o 60 anni – Nanopress.it

Uno dei passaggi più rilevanti nella vita di ogni persona è quello di uscire dal mercato del lavoro e di andare in pensione. Non sempre i lavoratori sono così liberi di scegliere il momento opportuno, per questo è necessario tenere in debita considerazione le normative vigenti e gli aggiornamenti previsti dal Governo. L’attuale regola standard prevede la necessità di ritirarsi dal mercato occupazionale una volta compiuti i 67 anni d’età ed una volta maturati 20 anni di contributi previdenziali.

Questi sono i requisiti necessari per vedersi erogata la pensione di vecchiaia. Oltre a questa regola standard ci sono tantissime casiste previste dal sistema di welfare statale, che consente di andare in pensione in anticipo con un assegno decurtato.

Per chi ha un’età compresa tra i 58 ed i sessant’anni potrà optare tra tre diverse alternative per andare in pensione. Si tratta di una misura di anticipo previdenziale prevista dall’attuale riforma sulle pensioni. Quali sono i requisiti previsti dalla normativa per andare in pensione a 58, 59 o 60 anni? Ad ogni lavoratore la scelta più consona alle proprie esigenze.

Pensione a 58 o 60 nel 2023: tre opzioni e requisiti

La normativa previdenziale vigente consente a tutti coloro che sono nati nel triennio 1963-1965 la possibilità di valutare attentamente tra tre diverse strade per ritirarsi dal mercato occupazionale. Quali sono le tre opportunità? Ecco le possibilità da valutare attentamente.

Quota 41

Una prima strada da valutare attentamente per chi desidera ritirarsi dal mercato occupazionale e ha un’età compresa tra i 58 ed i 60 anni è la misura Quota 41. Questa misura previdenziale permette di ritirarsi dal mercato del lavoro con 41 anni di contributi previdenziali e se si è maturato 1 anno di contribuzione prima del compimento dei diciannove anni di età. Questa misura di anticipo pensionistico è adatta per chi ha iniziato a lavorare da giovanissimo. In particolare, Quota 41 è adatta per chi è nato nel 1964 e abbia iniziato a lavorare una volta compiuta la maggiore età.

quota 41
anticipo pensionistico quota 41 – Nanopress.it

Opzione Donna

Un’altra misura previdenziale da valutare attentamente è l’Opzione Donna, che è stata oggetto di proroga da parte del Governo guidato da Giorgia Meloni. Questa misura di anticipo pensionistico è adatta alle donne lavoratrici del settore privato e pubblico con e senza figli. La misura Opzione Donna consente alle donne lavoratrici di ritirarsi dal mercato occupazionale in anticipo all’età di 58 o di 59 anni solo se si hanno figli e sole che si è maturato il requisito contributivo pari a 35 anni.

pensione 58 anni
pensione 58 anni – Nanopress.it

Le donne con due figli possono accedere alla misura Opzione Donna solo se hanno compiuto 58 anni e hanno maturato 35 anni di età. Le donne che hanno un figlio possono andare in pensione con Opzione Donna avendo compiuto 59 anni di età e 35 anni di contributi versati regolarmente. Le donne che non hanno avuto figli possono andare in pensione a 60 anni e avendo versato 35 anni di contributi.

Ammortizzatore pensionistico

Per fare fronte alla crisi di un sistema welfare nazionale al collasso, è prevista la possibilità di prendere in considerazione una terza strada: l’ammortizzatore pensionistico. In pratica, il lavoratore riceve dall’INPS un’indennità mensile accreditata per un massimo di 3 anni. Può trattarsi anche dell’indennità di disoccupazione Naspi. Si tratta di un assegno transitorio che viene corrisposto ai lavoratori dipendenti assunti in aziende di medie e grandi dimensioni.

Ecco quali sono le tre opportunità da valutare attentamente per andare in pensione a 58, 59 e sessant’anni.

pensione a 60 anni
andare in pensione a 59 60 anni _ Nanopress.it

 

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