Pene più corto e uso di padelle antiaderenti: uno studio mostra la correlazione

Che l’inquinamento altera lo sviluppo del sistema riproduttivo-sessuale riducendo la fertilità in uomini e animali è già stato dimostrato da diversi scienziati. Diamo allora uno sguardo allo studio sugli inquinanti realizzato dal gruppo di ricerca dell’Università di Padova, coordinato dal professor Carlo Foresta, professore di Endocrinologia dell’Università di Padova e coordinatore della Rete Endocrinologica Veneta, in collaborazione col dottor Andrea Garolla e il dottor Andrea Di Nisio.

Gli scienziati hanno scoperto che le sostanze chimiche, chiamate PFC o PFAS, possono interferire con gli ormoni maschili e portare gli organi sessuali a diventare “significativamente” più corti e sottili man mano che vanno avanti le generazioni.

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Inquinamento intorno a noi

Lo studio pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista internazionale Human Reproduction e sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, mostra i risultati della ricerca condotta su quasi mille ventenni del Veneto, dimostrando che l’ambiente sta influenzando in modo molto importante le caratteristiche antropometriche dell’uomo. Con il passare degli anni, e in un futuro non troppo lontano, gli uomini potrebbero finire con peni più corti di diversi centimetri rispetto alla media.

Ciò è dovuto al fatto che sono stati esposti ad alti livelli di una sostanza chimica interferente endocrina già mentre erano nell’utero della madre. Le sostanze in questione sono, ad esempio, nelle padelle antiaderenti, negli indumenti impermeabili e nelle confezioni oleate per alimenti. Tali sostanze entrano nel flusso sanguigno e agiscono riducendo i livelli di testosterone.

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Lo studio a Padova

Il gruppo di ricerca dell’Università di Padova, coordinato dal professor Foresta, ha dimostrato che i ventenni del terzo millennio cresciuti in un’area contaminata con PFC , oltre ad una minor produzione di spermatozoi, hanno una maggiore altezza, una maggior lunghezza degli arti rispetto al tronco, una riduzione del volume del testicolo e una riduzione della lunghezza del pene (-0.9 cm) rispetto a precedenti osservazioni.

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