Pedofilia nella chiesa, processo al cardinale Pell: una raccolta fondi per pagare le spese legali

Cardinale George Pell

[didascalia fornitore=”ansa”]Il cardinale australiano George Pell[/didascalia]

Lo scorso uno maggio è arrivata la decisione del tribunale di Melbourne circa le sorti del cardinale George Pell, il porporato 76enne al centro di uno scandalo su presunti abusi sessuali nella chiesa. Per quanto riguarda le accuse di pedofilia, Pell si è sempre professato innocente, ma l’australiano è stato ugualmente rinviato a giudizio dal tribunale di Melbourne. George Pell sarà dunque processato in Australia per abusi sessuali avvenuti anni fa.

Il cardinale australiano si è dichiarato ‘non colpevole’ del reato di abusi sessuali su minori, ma il tribunale di Melbourne ha sostenuto che ci sono prove bastanti per un rinvio a giudizio, e quindi il processo a Pell continua, dopo un mese di istruttoria.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/mondo/2017/06/29/pedofilia-nella-chiesa-indagato-il-cardinale-pell-in-congedo-papale-andra-in-australia-per-difendersi/177649/” testo=”Pedofilia nella Chiesa, indagato il cardinale Pell: in congedo papale, andrà in Australia per difendersi”]

A sorpresa, l’arcidiocesi di Sydney ha messo in piedi una sorta di campagna per la raccolta di fondi per pagare le spese legali al cardinale. Il target? Ovviamente i fedeli cattolici e tutti coloro che credono nell’innocenza di Pell, che per anni è stato prefetto della segreteria per l’economia in Vaticano, ora in congedo. Parliamo di in uomo importante, insomma, una sorta di “ministro delle finanze” del Vaticano.

Gli abusi sessuali su minori di cui il cardinale George Pell è accusato formalmente, riguardano episodi accaduti nel decennio compreso tra la fine degli anni ’70 e ’80 quando era sacerdote a Ballarat, la sua città natale, e tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000 nella diocesi di Melbourne, di cui Pell era arcivescovo.

Ma non solo. Il porporato dovrà anche rispondere di altre accuse, come favoreggiamento e occultamento di prove, per aver coperto altri sacerdoti pedofili e aver contribuito a nascondere le prove di un presunto stupro.

Il cardinale Pell è difeso dal famoso Robert Richter, penalista rinomato anche per le sue parcelle molto salate. Per aiutare Pell, l’arcidiocesi di Sidney ha deciso di pubblicare diversi annunci sui giornali, in cui chiede donazioni ai fedeli, per poter sostenere le spese legali dell’alto prelato. Da notare che, ufficialmente, non è il Vaticano a sostenere le spese per Pell, ma la richiesta di fondi è destinata ai privati.

Non sono mancate le critiche al proposito. “Mi chiedo se la Chiesa cattolica, attraverso questo fondo, non stia pagando di nascosto gli avvocati del cardinale”, ha commentato il legale di due degli accusatori, ma dall’arcidiocesi di Sydney arrivano le rassicurazioni in merito: ”Non è stato istituito un fondo interno né siamo coinvolti nella sua gestione”.

Il fondo fiduciario sarebbe quindi stato istituito da un legale indipendente. Il nome dell’intestatario del conto corrente è infatti lo studio legale Ferdinand Zito and Associates, dal quale però non sono giunte informazioni rilevanti o altri dettagli.

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