Pedaggi autostradali Italia: nel 2015 più cari del 70% rispetto a 15 anni fa

I pedaggi autostradali in Italia nel 2015 sono più cari del 70% rispetto a 15 anni fa. Un dato di fatto, per comprendere il quale dobbiamo risalire alle ultime mosse compiute dal governo. Proprio l’esecutivo Renzi, attraverso la legge Sblocca Italia, ha consentito la proroga automatica delle concessioni in caso di accorpamenti delle tratte. Il motivo sarebbe quello del favorire gli investimenti, ma non sono mancate le polemiche, perché si è scoperto che negli ultimi 15 anni i pedaggi sono lievitati in una quota pari al doppio dell’inflazione.

Anche se, per esempio, in Francia è stato fatto lo stesso, bisogna dire che ci sono delle differenze, perché in Italia si è trattato di semplici acquisizioni, mentre in Francia si è fatta una gara. Inoltre le concessioni francesi sarebbero in media di 2 anni e 11 mesi, mentre nel nostro Paese si andrebbe oltre questo tempo.

Gli appalti

La questione dei pedaggi autostradali risale a molto indietro nel tempo. Di recente il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti ha presentato un documento in cui viene fatto presente che nel 2009, quando al governo c’era Silvio Berlusconi ed Altero Matteoli svolgeva l’incarico di ministro delle Infrastrutture, era passata ampiamente la regola che consentiva ai concessionari di realizzare il 60% dei lavori usando le proprie aziende.

La motivazione fu quella di garantire gli investimenti, ma questi ultimi sono stati realizzati soltanto in parte, perché, nel corso degli ultimi anni, gli appalti esterni dei concessionari autostradali avrebbero subito delle forti riduzioni: si è passati da un miliardo e 403,3 milioni del periodo 2007/2008 a 119,8 milioni del periodo 2013/2014. Le imprese terze, quindi, riescono ad aggiudicarsi veramente poco di tutte le fette della torta?

Se così è, si può dedurre che i concessionari autostradali guadagnano il doppio. Un guadagno c’è già con le tariffe e a questo va sommato quello ricavato dai lavori assegnati ad essi stessi. Uno scenario molto complesso, quindi, che ha indotto l’Ance in alcuni casi a presentare anche esposti europei nei confronti di alcune società autostradali.

Impostazioni privacy