Paulo Coelho, frasi celebri sull’amore e sull’amicizia

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Per festeggiare i settant’anni di Paulo Coelho, ecco una serie di frasi celebri, sull’amore e sull’amicizia, tratte dai suoi libri più famosi. Nato a Rio de Janeiro il 24 agosto del ’47, Paulo Coelho è uno degli scrittori più amati degli ultimi tempi: i suoi romanzi, sospesi tra magia e spiritualità, sono tra i più venduti del mondo (L’alchimista, dato alle stampe nel 1988, è entrato nel Guinnes dei Primati come il romanzo portoghese più venduto di sempre, ndr), grazie alla grande sensibilità dello scrittore ‘specializzato’, ormai da decenni, nel raccontare storie di iniziazione ricche di riflessioni filosofiche e religiose. Per omaggiare Paulo Coelho, dunque, noi di NanoPress abbiamo raccolto alcune delle sue frasi più celebri: eccole qui di seguito.

I libri di Paulo CoelhoL’alchimista, Il cammino di Santiago, Manuale del guerriero della luce, solo per citarne alcuni – sono ormai dei veri e propri cult nell’ambito della letteratura contemporanea mondiale: le sue storie, segnate, tra l’altro, anche da drammatiche vicende personali (il suo essere ribelle e il rifiuto per ogni regola di comportamento imposta lo portarono, negli anni Sessanta, al ricovero in un ospedale psichiatrico), sono incentrate sui valori e sulla ricerca spirituale, sottolineando come lo straordinario (tra i temi ricorrenti di Coelho) possa trovarsi nella vita di tutte le persone.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cultura/2016/08/16/paulo-coelho-i-libri-piu-belli-e-piu-venduti/142419/” testo=”I libri più belli di Paulo Coelho”]

Paulo Coelho, le frasi celebri

Iniziamo la nostra carrellata di frasi celebri di Paulo Coelho con Il cammino di Santiago, romanzo pubblicato nel 1987 (ed edito, in Italia, nel 2001) e primo grande successo dello scrittore brasiliano. E’ una sorta di favola magica che racconta, attraverso la vicenda del protagonista, l’esperienza – reale – vissuta dall’autore durante il cammino per Santiago di Compostela. Ecco alcune frasi celebri del romanzo:

‘L’uomo non può mai smettere di sognare. Il sogno è il nutrimento dell’anima, come il cibo è quello del corpo. Molte volte, nel corso dell’esistenza, vediamo che i nostri sogni svaniscono e che i nostri desideri vengono frustrati, tuttavia è necessario continuare a sognare, altrimenti la nostra anima muore e Agape non può penetrarvi’.

‘Le persone giungono sempre al momento giusto nei luoghi in cui sono attese’.

‘Una minaccia non può sortire alcun effetto, se non è accettata. Non dimenticarlo quando combatterai il Buon Combattimento. E non devi nemmeno scordare che attaccare o fuggire fanno parte dello scontro. Quello che non appartiene alla lotta è restare paralizzato dalla paura’.

Seguito ideale de Il cammino di Santiago, L’alchimista è il libro di Paulo Coelho più famoso in assoluto. Tradotto in 56 lingue (e vincitore, in Italia, del Premio Grinzane Cavour) raccoglie i temi più ricorrenti della poetica coelhiana: il viaggio e il sogno come strumenti di crescita interiore. Ecco, dal libro, alcune celebri frasi:

‘Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose’.

‘La paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza’.

‘Tutto l’universo cospira affinché chi lo desidera con tutto sé stesso possa riuscire a realizzare i propri sogni’.

‘Nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni’.

‘Quando desideri una cosa, tutto l’Universo trama affinché tu possa realizzarla’.

‘Quando tutti i giorni diventano uguali è perché non ci si accorge più delle cose belle che accadono nella vita ogni qualvolta il sole attraversa il cielo’.

‘Il tradimento è il colpo che non ti aspetti’.

‘È proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante’.

Il Manuale del guerriero della luce, invece, è una specie di raccolta di frasi, di proverbi e di brevi testi presentati sotto forma di enunciati filosofici. Pubblicato nel 1997, è senz’altro tra i libri più belli di Paulo Coelho.

‘Il guerriero della luce crede. Proprio come credono i bambini. Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere. Poiché ha la certezza che il proprio pensiero possa cambiargli la vita, la sua vita comincia a cambiare. Poiché è certo che incontrerà l’amore, l’amore compare’.

‘Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano. Anche quando un amico fa qualcosa che non ti piace, egli continua a essere un tuo amico. Qualunque azione motivata dal furore è un’azione condannata al fallimento’.

‘Così recita il Breviario della Cavalleria Medievale: “L’energia spirituale del Cammino utilizza la giustizia e la pazienza per preparare il tuo spirito. Questo è il Cammino del Cavaliere. Un cammino facile e, insieme, difficile, perché obbliga a tralasciare le cose inutili e le amicizie relative. Per questo, all’inizio si sente tanta esitazione nel seguirlo. Ecco il primo insegnamento della Cavalleria: cancellerai ciò che fino ad ora hai scritto sul quaderno della tua vita: inquietudine, insicurezza, menzogna. E scriverai, al posto di tutto ciò, la parola coraggio’.

Il viaggio inteso come mezzo per riscoprire se stessi è il tema principale anche de Lo Zahir. Il romanzo, pubblicato nel 2005, racconta di uno scrittore la cui moglie scompare misteriosamente:

‘Quando non ho avuto più niente da perdere, ho ottenuto tutto. Quando ho cessato di essere chi ero, ho ritrovato me stesso. Quando ho conosciuto l’umiliazione ma ho continuato a camminare, ho capito che ero libero di scegliere il mio destino’.

‘Durante il tragitto, mi imbatto in correnti, venti e tempeste, eppure continuo a remare, sempre più esausto. Sono consapevole di essermi allontanato dalla rotta, di non avere più all’orizzonte l’isola dove intendevo arrivare. Tuttavia non c’è modo di tornare indietro: devo proseguire comunque, oppure mi troverò sperso in mezzo all’oceano’.

‘L’amore è una forza selvaggia. Quando tentiamo di controllarlo, ci distrugge. Quando tentiamo di imprigionarlo, ci rende schiavi. Quando tentiamo di capirlo, ci lascia smarriti e confusi’.

Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto, Veronika decide di morire e Il diavolo e la signorina Prym (pubblicati tra il ’94 e il 2000), formano infine la trilogia ‘e nel settimo giorno …‘ dato che tutti e tre raccontano di tre persone comuni che, in una settimana, devono decidere sul futuro della loro vita. Ecco, per ogni romanzo, alcune frasi celebri:

‘Chi ama riesce a vincere il mondo, non ha paura di perdere nulla. Il vero amore è un atto di totale abbandono’.
(Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto)

‘I sentimenti devono essere sempre in libertà. Non si deve giudicare un amore futuro in base alla sofferenza passata’.
(Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto)

‘Raramente ci rendiamo conto che siamo circondati da ciò che è straordinario. I miracoli avvengono intorno a noi, i segnali di Dio ci indicano la strada, gli angeli chiedono di essere ascoltati’.
(Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto)

‘A questo mondo nulla accade per caso’.
(Veronika decide di morire)

‘Il dono della serenità è nascosto nel cuore di ciascuno di noi’.
(Veronika decide di morire)

‘La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere’.
(Veronika decide di morire)

‘Esistono due tipi di idioti: quelli che rinunciano a fare qualcosa perché hanno ricevuto una minaccia e quelli che pensano che faranno qualcosa perché li stanno minacciando’.
(Il diavolo e la signorina Prym)

‘Perfino Dio ha il suo inferno: è il suo amore per gli uomini’
(Il diavolo e la signorina Prym)

‘L’uomo ha bisogno di quello che ha in sé di peggiore per raggiungere ciò che di migliore esiste in lui’.
(Il diavolo e la signorina Prym)

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