Pasqua 2014: la messa di papa Francesco davanti a 200mila fedeli

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Papa Francesco ha pronunciato il messaggio pasquale e impartito la benedizione “Urbi et Orbi” in una piazza San Pietro stracolma di fedeli e coloratissima, decorata da migliaia di fiori provenienti dall’Olanda. Il Pontefice ha pregato per ‘ogni situazione umana’, ricordando la difficile vita di coloro che stanno nelle zone di conflitto, e ribadendo la necessità della pace. Un pensiero e una preghiera sono andati ai migranti e ai cristiani perseguitati, a coloro che soffono la fame, ai bambini sfruttati. Al termine della messa, papa Francesco è salito sulla “papamobile” scoperta per fare un giro tra i fedeli.

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Il senso della Pasqua

Nel messaggio di Pasqua prima della benedizione ‘Urbi et Orbi’, lancia al mondo un messaggio particolare al mondo – non solo cristiano -, che racchiude il senso della Pasqua: ‘Questo è il culmine del Vangelo, è la Buona Notizia per eccellenza: Gesù, il Crocifisso, è risorto! Questo avvenimento è alla base della nostra fede e della nostra speranza: se Cristo non fosse risorto, il cristianesimo perderebbe il suo valore; tutta la missione della Chiesa esaurirebbe la sua spinta, perché è da lì che è partita e che sempre riparte‘. Ma è ‘ogni situazione umana’, quella per la quale il Pontefice ha pregato, oggi, in una piazza San Pietro stracolma di almeno 200.000 fedeli. Straordinarie le misure di sicurezza adottate in tutta la zona. Presenti i picchetti militari d’onore della Guardia Svizzera e delle Forze armate italiane.

La necessità della pace nel mondo

Sono ancora tanti, troppi, i conflitti che portano distruzione nel mondo, dalla Siria all’Ucraina, ed il pensiero del papa è andato anche ai migranti, ai cristiani perseguitati, a coloro che patiscono la fame. “Bisogna sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli immensi sprechi di cui spesso siamo complici. E basta guerre nel mondo. L’amore è più forte“. E’ questo il forte auspicio di papa Francesco espresso nel messaggio pasquale del 2014. ‘Non abbiate paura‘, ha continuato il Pontefice, ‘in Gesù risorto l’amore ha vinto sull’odio. L’amore dona vita, l’amore fa fiorire la speranza. Abbiamo questa gioiosa certezza nel cuore‘.

Francesco ha chiesto la pace in Medio Oriente, tra israeliani e palestinesi, in Iraq, Venezuela, Ucraina e in Repubblica Centroafricana, Nigeria e Sud Sudan, rivolgendo un pensiero alle persone tuttora sequestrate in questi paesi. Bergoglio ha invocato in particolare la pace in Siria devastata da 3 anni di conflitto: ‘Ti supplichiamo, in particolare, per la Siria, la amata Siria‘, ha detto il Pontefice, ‘perché quanti soffrono le conseguenze del conflitto possano ricevere i necessari aiuti umanitari e le parti in causa non usino più la forza per seminare morte, soprattutto contro la popolazione inerme‘. Ma

Proteggere gli indifesi

Uno dei pensieri di papa Francesco è andato ai migranti e ai bambini sfruttati nel mondo: “Signore, rendici capaci di proteggere gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto di sfruttamento e di abbandono. Conforta coloro che hanno lasciato le proprie terre per migrare in luoghi dove poter sperare in un futuro migliore, vivere la propria vita con dignità e, non di rado, professare liberamente la propria fede“. Curiosamente, al termine della benedizione, Papa Francesco ha fatto gli auguri di Pasqua soltanto in italiano, e non, come i predecessori, in decine di lingue.

La cerimonia. Bergoglio, vestito con i paramenti bianchi, è stato l’unico celebrante della messa di Pasqua sul sagrato vaticano. Come previsto dal rituale, i cardinali e i vescovi presenti hanno assistito alla liturgia senza concelebrare. Alla messa, iniziata con il rito del “Resurrexit”, partecipano fedeli romani e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Il Papa generalmente non tiene l’omelia, poiché alla messa fa seguito la benedizione “Urbi et Orbi” con il messaggio pasquale.

Le immagini da piazza San Pietro

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