Parto a bordo del traghetto: la piccola Caterina Sofia nasce durante la traversata

Una bambina di nome Caterina Sofia è nata su un traghetto durante la traversata da Intra a Laverno, sul Lago Maggiore.

Piedini di un neonato
Piedini di un neonato – Nanopress.it

Caterina Sofia, la bambina nata sul traghetto Ticino mentre attraversava il Lago Maggiore, ha reso la tratta Intra-Laverno una delle più memorabili. Proprio perché su di essa è avvenuto il miracolo della nascita. La mamma della piccola, Elisa stava cercando di raggiungere l’ospedale sull’altra sponda, ma Caterina Sofia non ha voluto aspettare.

Nonostante il parto arrangiato sul traghetto, sia la madre che la bimba stanno bene e godono di ottima salute. Dopo il parto sono arrivate anche le congratulazioni del presidente Fontana.

La nascita fuori dal comune di Caterina Sofia

Dunque mamma Elisa, appena si è resa conto di essere in procinto di partorire, si è imbarcata immediatamente sul traghetto delle 5 di mattina insieme al marito Sandro.

I due neogenitori sono partiti da Intra, frazione di Verbania per dirigersi all’ospedale di Cittiglio, a pochi chilometri da Laverno, provincia di Varese. La piccola Caterina Sofia però non ha voluto aspettare ed è nata proprio mentre il traghetto si trovava a largo tra la sponda piemontese e quella lombarda.

Bambina
Bambina – Nanopress.it

Ad aiutare mamma Elisa nel parto, oltre al marito, è stato il motorista del traghetto, Alessandro Rossi, il quale dopo aver sentito le grida di aiuto del papà si è precipitato dalla donna. Rossi si è subito munito di una serie di teli e la piccola è nata in poco dopo.

I soccorsi hanno poi atteso l’arrivo del traghetto a Laverno per poi trasportare immediatamente mamma e figlia in ospedale. Le due si trovavano in ottime condizioni.

A comunicare il lieto evento è stata la Navigazione Lago Maggiore, la quale si è congratulata per la nascita della bimba. Anche il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana ha espresso le sue congratulazioni ai genitori della piccola, complimentandosi con l’equipaggio per il tempestivo ed impeccabile intervento a bordo.

Cosa vuol dire gestire un parto extraospedaliero

Gestire un parto extraospedaliero non è una cosa semplice, in quanto è un evento che potrebbe comportare rischi sia per la madre che per il nascituro.

Il parto si presenta in varie fasi. La prima è la fase prodromica, in cui la donna è esposta a contrazioni regolari, circa ogni 30 minuti. A queste vengono associati anche dei dolori simili a quelli mestruali e l’espulsione del tappo muscoso che segna l’inizio della fase dilatante.

La fase dilatante invece è caratterizzata da contrazioni più frequenti e intense. Inoltre in questa fase si potrebbe verificare la rottura del sacco amniotico.

L’ultima fase è infine quella espulsiva, in cui la dilatazione è completa e il bambino è pronto per essere partorito.

Quando ci si trova dinanzi ad una situazione di parto al di fuori dell’ospedale, è necessario mantenere la calma, agire con prontezza e avvisare in ogni caso i soccorsi per farsi guidare, seppur a distanza.

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