Parigi 2024, collettivo pianifica di infiltrarsi tra i volontari per sabotare le Olimpiadi

Un collettivo progetta di sabotare la rassegna olimpica a Cinque Cerchi. Gli oppositori dei Giochi contestano l’evento anche perché ritenuto non sostenibile per l’ambiente.

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Il simbolo dei Giochi olimpici di Parigi, ossia le mascotte hanno inaugurato la vendita dei biglietti – Nanopress.it

Il termine ultimo per le candidature tra i volontari è il 3 maggio. Ne saranno selezionati circa 45mila.

I contrari alle Olimpiadi

A 456 giorni dall’avvio delle Olimpiadi, a Parigi fervono i preparativi in vista dell’evento dell’anno che inizierà il 26 luglio e andrà avanti fino all’11 agosto del 2024. Eppure non tutti i francesi sembrano essere entusiasti di poter ospitare nella loro Capitale la più importante rassegna sportiva al mondo.

Come ha riportato l’agenzia Reuters, un collettivo anti Giochi olimpici starebbe pianificando di sabotare l’intera manifestazione. Si chiama Saccage 2024, che tradotto in italiano equivale alla parola “devastazione”. Il piano, che è stato diffuso sui social media, prevede che chi aderisce al collettivo debba farsi reclutare tra i volontari e fingere di essere uno di loro, solo per infiltrarsi all’evento e impedirne il regolare svolgimento.

Clima e retribuzione le istanze 

Il gruppo rivendica una retribuzione per il lavoro dei volontari e non solo. “Il volontariato è pensato per essere fatto per il bene comune ma non è così per le Olimpiadi che non hanno fini caritatevoli”, ha detto al giornale inglese The Guardian Arthur, uno dei membri del collettivo. Il giovane ha 25 anni, vive nella città francese di Saint-Denis e è anche un attivista per il clima. Il progetto prevede, come detto, o l’infiltrazione per sabotare la rassegna dall’interno oppure di farsi selezioni tra i volontari, salvo poi rinunciare all’ultimo istante per creare scompiglio.

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La torre Eiffel farà da cornice all’evento sportivo dell’anno nel 2024 – Nanopress.it

Chi è contrario ai Giochi, inoltre, lo è anche perché afferma che l’evento avrà un impatto negativo sull’ambiente e che il volano economico andrà a beneficio di élite e grandi gruppi industriali piuttosto che a vantaggio di cittadini e attività  locali. Una tesi che si scontra con la narrazione degli organizzatori delle Olimpiadi. Uno dei claim della campagna era infatti stato quello di una rassegna “popolare e spettacolare” volta a attrarre milioni di visitatori da tutto il mondo.

I volontari reclutati da molte edizioni

Vale la pena sottolineare come ormai da molte edizioni olimpiche si sia diffusa la tradizione di reclutare volontari da coinvolgere tra le fila dell’imponente macchina organizzativa a Cinque Cerchi. E, come in passato, anche questa volta si sono levate voci contrarie secondo cui il volontariato in questa grande occasione è pur sempre un lavoro e dunque in quanto tale dovrebbe essere retribuito. In particolare, per Parigi 2024 dovrebbero essere selezionati circa 45mila volontari che, secondo gli organizzatori, avranno la possibilità di vivere i Giochi in maniera unica. Il termine per la candidatura è il 3 maggio prossimo. La dotazione prevede l’uniforme, buoni pasto per i giorni di servizio e un abbonamento per potersi spostare con il trasporto pubblico.

Clima teso e contromisure

Per evitare il rischio sabotatori, gli organizzatori hanno affermato che la selezione dei volontari sarà accurata e in alcuni casi comprenderà anche dei colloqui. Tuttavia appare difficile pensare che ci sarà un rigido controllo delle candidature visti i numeri. Si tratta infatti di migliaia e migliaia di persone sparse nel mondo, per “soli” 45mila posti disponibili. Per lo stesso motivo, sembra difficile che un collettivo riesca a reclutare così tante persone che possano effettivamente incrinare la macchina organizzativa.

Inoltre il malcontento in Francia resta diffuso anche per via della tanto contestata riforma delle pensioni. Insomma Parigi 2024 potrebbe mettere d’accordo, sotto un unico fronte anti-Giochi, manifestanti di varie fazioni che rivendicano istanze diverse. Sarà un’ulteriore sfida di cui il governo francese dovrà inevitabilmente tenere conto in ottica ordine pubblico durante l’evento sportivo.

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