Paolo Gentiloni sul caso Regeni: ‘Governo pronto a reagire’

Senato   Informativa del ministro degli Esteri Gentiloni sul caso Regeni

“Il governo è pronto a reagire con misure immediate e proporzionali e il Parlamento ne sarà tempestivamente informato” è quanto dichiarato dal Ministro Paolo Gentiloni intervenuto al Senato in merito alla morte di Giulio Regeni e all’incontro tra gli investigatori del Cairo e gli inquirenti italiani previsto per il 6 e 7 aprile prossimo. Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si dice pronto a intervenire qualora l’Egitto non facesse un “cambio di marcia” nella collaborazione offerta per le indagini sulla morte del giovane ricercatore ucciso al Cairo.

“No a verità di comodo”ribadisce con fermezza il Ministro e chiede che l’Egitto accetti “un ruolo più attivo per gli investigatori italiani”. Paolo Gentiloni ha definito la collaborazione offerta dagli egiziani come “carente” e “insufficiente”. Spera in un vero e proprio cambiamento e spiega che una piena collaborazione si verificherà solo se si potrà “acquisire la documentazione mancante” e “accertare chi fossero i responsabili della probabile messa sotto osservazione di Giulio Regeni nel periodo precedente la sua scomparsa”. Il Ministro si chiede se la piena fermezza da parte della magistratura, della famiglia di Regeni e dello Stato possano “riaprire un canale di piena collaborazione” e promette che la situazione sarà sicuramente più chiara dopo l’incontro con gli inquirenti previsto in settimana. Il Ministro degli Esteri invoca la ragione di Stato per la quale ha detto: “pretendiamo verità” in difesa della memoria di Giulio Regeni e ribadisce: “Non ci rassegneremo all’oblio di questa vicenda e che non consentiremo che venga calpestata la dignità del nostro paese”.

Impostazioni privacy