Omosessualità e Chiesa, un documentario brasiliano svela rapporti gay virtuali di 150 preti

Un documentario del regista brasiliano Dener Giovanini, Amores Santos, rischia di scatenare l’ennesimo scandalo a sfondo omosessuale nella Chiesa. Come racconta il Messaggero, l’autore ha raccolto oltre 500 minuti di conversazioni a luci rosse tra il suo attore e sacerdoti, per la maggior parte cattolici. Il film, nato con l’obbiettivo di trattare il tema dell’omosessualità e l’atteggiamento contrario di tutte le religioni del mondo, potrebbe scoperchiare un altro vaso di Pandora e mettere a nudo l’ipocrisia di religiosi che, da una parte condannano l’amore omosessuale, dall’altra lo praticano con sotterfugi di ogni tipo, usando anche il web.

Amores Santos (Amori Sacri) affronta un tema molto delicato, raccogliendo le testimonianze di padri o madri di famiglia che hanno perso i figli dopo il loro coming out, di giovani picchiati e torturati solo perché gay, e soprattutto tocca un tasto dolente per il Vaticano: l’esistenza di persone omosessuali all’interno della Chiesa, cattolica e non.

Il documentario parte dalle difficoltà e le violenze che gli omosessuali sono costretti a subire in tutto il mondo, anche a causa di preconcetti legati alle religioni. Il regista ha scelto un giovane attore, molto avvenente, perché attirasse tramite i social network sacerdoti di diverse confessioni da 30 Paesi: alla fine 150 membri delle varie chiese cristiane hanno accettato l’invito del giovane. Da quei contatti sono arrivati 500 minuti di conversazioni a sfondo sessuale tra l’attore e i sacerdoti che, in alcuni casi, sono arrivati a praticare sesso virtuale via web, dichiarandosi innamorati del giovane. Tra questi ci sono preti anglicani ed evangelici ma, dice il regista, la maggior parte sono cattolici.

Se i primi intrattengono relazioni omosessuali pur avendo moglie e figli, come capita a molti uomini, per i secondi è la solitudine la molla che fa scattare la relazione. “I sacerdoti cattolici di solito vivono da soli e hanno grandi disponibilità, soprattutto grazie al web”, ha spiegato Giovanini. Il documentario uscirà nelle sale a gennaio 2016, svelando a quanto pare l’ipocrisia di chi condanna i gay per un credo religioso.

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