Offre un lavoro in fabbrica da 1.500 euro ma nessun italiano lo vuole fare

[didascalia fornitore=”altro”]L’imprenditore Mirco Bannini – foto profilo Facebook[/didascalia]

La distanza dello stabilimento e turni ritenuti troppo faticosi. Sono queste le principali ragioni che hanno fatto ‘tirare indietro’ molti italiani che si erano candidati per lavorare nella fabbrica dell’imprenditore Mirco Bannini, un’azienda che si occupa di produrre tappi per distillati a Mombaroccio, a Pesaro. Il rifiuto di un impiego che pagava tra i 1.450 e i 1.550 euro al mese per un totale di massimo 40 ore a settimana.

Non è il primo caso in Italia e nemmeno sarà l’ultimo. Sta di fatto che, nonostante il forte periodo di crisi economica che colpisce il nostro Paese, moltissime aziende faticano a trovare personale. “Qui c’è l’abitudine di andare a lavoro in bici“, ha spiegato Bannini a La Nazione.. Due operai assunti, invece, hanno rinunciato al posto dopo poche settimane, lamentandosi di orari poco adeguati. “Un terzo dei nostri lavoratori sono extracomunitari” – ha poi spiegato l’imprenditore – “e ci troviamo benissimo“.
Per la selezione del personale Bannini sottoponeva dei questionari ai candidati. Questionari online tramite il quale l’imprenditore è riuscito a capire che 35 aspiranti alla posizione lavorativa non erano disponibili a fare turni. “Siamo rimasti molto delusi ” – ha quindi concluso Bannini – “evidentemente si trattava di persone che non avevano realmente necessità di un impiego”.

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