Obama e Putin in versione hot

Il mercato degli oggetti per il divertimento degli adulti ci regala sempre grande soddisfazioni, come nel caso dello stimolatore intimo con la faccia di Vladimi Putin. Fra l’altro in inglese Putin può suonare come put in (mettilo dentro). Da quando lo zar Putin ha emanato le sue (tristemente) famose leggi omofobe, per frenare il “dilagare del malcostume omosessuale”, non sono mancate le reazioni forti, più da parte dell’opinione pubblica che degli altri leader politici. Così lo stimolatore a forma di Putin va preso non tanto come una perversione per persone che hanno bisogno di stimoli forti a letto, ma soprattutto come un atto di protesta nei confronti del politico e uomo. Anche perché, dettaglio non da poco, si tratta di uno stimolatore… posteriore!

Negli ultimi anni abbiamo assistito all’arrivo sul mercato di prodotti a dir poco strani, a partire dalle bambole gonfiabili con le fattezze delle celebrità di Hollywood, ma lo stimolatore di Vladimir Putin è qualcosa di più di un semplice oggetto. E’ una sorta di opera d’arte (se ci passate il termine un po’ azzardato) creata dall’artista Fernando Sosa per partecipare alla protesta internazionale contro le leggi discriminatorie e gli atti di violenza che in Russia sono, ormai, all’ordine del giorno. Il fatto che il plug con il faccione dello zar sia da inserire posteriormente non è quindi casuale, ma una vera e propria dichiarazione di intenti.
Da dove viene questa idea? Il tutto nasce dall’iniziativa di un gruppo che opera in difesa dei diritti degli omosessuali che, stanco di protestare davanti alle ambasciate o di boicottare i prodotti russi, ha pensato di creare una pagina su Facebook intitolata Send A Dildo To Vladimir Putin (ovvero invia un vibratore a Putin). L’idea ha riscosso il favore della comunità online e, tra le tante iniziative, ha fatto notizia proprio quella di Fernando Sosa. Siamo sicuri che Vladimir Putin apprezzerà il regalo, un regalo fatto col c…uore!

Per par condicio vi presentiamo anche lo stimolatore Barack Obama, per signore esigenti!

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