Nicola Zingaretti da Barbara D’Urso: la solitudine dopo la fine del governo Conte e il no a diventare sindaco di Roma

L’ormai ex segretario del PD Nicola Zingaretti è stato ieri ospite della trasmissione serale Live – Non è la D’Urso su Canale 5, dove ha parlato delle proprie dimissioni, che ha confermato, e del suo futuro in ambito politico.

Il governatore del Lazio ha dichiarato di aver preso la decisione di lasciare il ruolo di capo del partito perché dopo la fine del governo Conte si è accorto di aver perso il sostegno di buona parte degli altri membri del PD. Ha ampiamente difeso il governo insieme al gruppo dirigente, mettendoci la faccia: quando questa condivisione di idee è venuta a mancare, ha deciso di fare un passo indietro.

Nicola Zingaretti si è sentito il capro espiatorio quando invece la linea era sostenuta in maniera collettiva: tutti erano d’accordo, salvo poi fare marcia indietro.

Per fortuna, ha aggiunto, il PD non è un partito di un leader che scompare insieme a lui, ma ci sono tante energie è una grande forza generale, alla quale lui continuerà a partecipare. Non lascerà il partito, semplicemente le sue dimissioni sono state un atto d’amore prima che implodesse.

Nicola Zingaretti: continuerò a fare il governatore del Lazio

Nicola Zingaretti durante la trasmissione di Barbara D’Urso ha voluto anche chiarire che non si candiderà a sindaco di Roma, ma proseguirà il lavoro del governatore regionale del Lazio. Ha colto l’occasione per difendere il proprio operato, ricordando che: “Noi siamo stati i primi ad aver vaccinato gli over 80. Abbiamo costruito gli hub per i vaccini, de ora c’è la battaglia per lavoro e sviluppo. Quindi ho tantissime cose da fare. Io faccio il Presidente della Regione“.

Infine, ha voluto rispondere a chi ha criticato il suo apprezzamento a una trasmissione così popolare e la scelta di andarci per spiegare le sue ragioni. Zingaretti ne fa una questione di lotta al populismo, che non si combatte con la puzza sotto al naso, bensì avvicinandosi alle perse il più possibile. Il programma della D’Urso, proprio perché visto da moltissime persone, è stato dunque il mezzo migliore per far sapere che lui c’è e il PD pure e che il loro impegno non si è esaurito con Conte, ma proseguirà.

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