‘Ndrangheta, scoperta cupola segreta: chiesto l’arresto per senatore Caridi

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Quella che i carabinieri definiscono “la struttura segreta di vertice della ‘ndrangheta in grado di dettare le linee strategiche” dell’intera organizzazione è stata individuata. Cinque arresti sono stati eseguiti dai Ros di Reggio Calabria su ordine del pm Giuseppe Lombardo della Distrettuale antimafia. Tra loro anche il senatore Antonio Caridi, gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, traffico di influenze e altri reati.

Per Antonio Caridi, esponente di Grandi Autonomie e Libertà, si dovrà attendere l’autorizzazione del Senato a procedere. In manette sono finiti anche l’ex segretario regionale Alberto Sarra, braccio destro di Giuseppe Scopelliti ex governatore della Calabria e l’imprenditore Francesco Chirico. Arrestati anche l’ex deputato del Psdi Paolo Romeo, già in carcere dal 9 maggio scorso e l’avvocato Giorgio De Stefano anche lui già condannato in via definitiva alla fine degli anni Novanta.
Dalle indagini è emerso che la struttura dava le direttive a tutta l’organizzazione e teneva contatti di “alto livello al fine di infiltrarli ed asservirli ai propri interessi criminali”.
Una cupola segreta che ha anche condizionato “appuntamenti elettorali in ambito comunale, provinciale, regionale” e avuto un ruolo importante “nell’individuazione di propri affiliati da proiettare nel parlamento nazionale”.
A mantenere i fili e i rapporti con la ‘ndrangheta sarebbe stato l’avvocato Giorgio De Stefano, capo della famiglia più potente della ‘ndrangheta reggina, attualmente in carcere, mentre il senatore Caridi, secondo gli inquirenti, sarebbe l’uomo “svezzato e costruito a disposizione del direttorio della società segreta che a Reggio Calabria e non solo gestiva la politica istituzionale”. La cupola avrebbe messo mano a tutte le elezioni in città dal 2001.

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