Myanmar, terremoto danneggia 200 templi

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Myanmar: un forte terremoto ha colpito ieri, 24 agosto 2016, la valle di Bagan danneggiando circa 200 templi, una novantina dei quali quasi totalmente distrutti. La scossa, di magnitudo pari a 6.8 gradi Richter, con epicentro a pochi chilometri dalla città di Chauk, sul fiume Irrawaddy – famosa località turistica celebre soprattutto per le sue antiche pagode – è stata avvertita anche nell’ex capitale Yangon, in India, in Thailandia e in Bangladesh.

Dopo il terribile sisma che ha colpito il Centro Italia, anche l’antica Birmania, conosciuta oggi come Myanmar, si ritrova a fare i conti con i danni subiti dopo la violenta scossa di terremoto che ieri ha colpito il Paese. Il sisma, localizzato ad una profondità di 84 chilometri, ha causato la morte di 4 persone (il bilancio è ancora provvisorio) tra cui un bambino di 6 anni ed un ragazzo di 16. Danni soprattutto nella valle di Bagan, ex capitale dell’antico regno di Pagan che conobbe il suo massimo splendore tra l’IX e il XIII secolo: la zona, che si estende per oltre cento chilometri quadrati nei pressi del fiume Irrawaddy, al centro del Paese, è nota in tutto il mondo per gli antichi templi che adornano la valle (oltre 2mila sopravvissuti fino da oggi), già gravemente ferita dopo il sisma del ’75.
Quasi duecento le strutture buddiste danneggiate dalla scossa di ieri, 94 delle quali quasi crollate del tutto: le ‘campane’ che sovrastano gli splendidi edifici, ha spiegato il ministro birmano per gli Affari religiosi e culturali, si sono quasi del tutto sbriciolate ma è ancora presto per fornire il bilancio definitivo delle vittime e dei danni provocati dal sisma.

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