Mostra Botero 2015: a Palermo l’unica tappa italiana

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Unica tappa italiana per la mostra di Fernando Botero che approderà, per questo 2015, a Palermo. Dopo New York, Lisbona, Medellin e Panama, infatti, l’esposizione dell’artista colombiano dal titolo Via Crucis. La Pasión de Cristo raggiungerà il capoluogo siciliano dove, nelle sale di Palazzo dei Normanni, sarà aperta al pubblico dal 21 marzo al 21 giugno prossimi. La mostra – promossa dalla Fondazione Federico II, in collaborazione con il Museo colombiano di Antioquia, e dall’Assemblea regionale siciliana – accoglierà una sessantina di opere, tra disegni e dipinti a olio, che lo stesso Botero donò, nel 2012, al Museo di Medellin, sua città natale. La Passione di Cristo il tema scelto dal pittore che ha voluto riprendere, attraverso i suoi quadri, un argomento che l’arte ha abbondantemente rappresentato fin dal XVI secolo ma che col tempo poi ha cominciato gradualmente a scomparire.

La Passione di Cristo, dunque, è il tema scelto da Fernando Botero per la mostra dall’omonimo titolo che a marzo approderà a Palermo. Unica tappa italiana del tour che ha già toccato Europa e Stati Uniti, la rassegna reinterpreterà il tema religioso attraverso lo stile tipico del pittore, famoso per le sue figure ‘dilatate’ e tondeggianti ma anche per la ‘freddezza’ con cui rappresenta i suoi corposi personaggi, che non tradiscono emozioni, che hanno lo sguardo inespressivo e dai quali lo stesso artista si dichiara emotivamente distaccato. ‘Non sono religioso‘ ha spiegato, ma questo tema ha una bellissima tradizione artistica. A quei tempi i pittori mescolavano la realtà quotidiana con la Storia ed io mi sono preso la stessa libertà di mescolare certe realtà latinoamericane col tema biblico‘.

E il tema scelto è proprio il momento fondamentale della vita di Cristo, da cui ha preso origine poi tutta la tradizione cristiana e sul quale lo stesso artista sente di dover riflettere. ‘Ho fatto queste opere perché è un argomento che è andato scomparendo poco a poco nella storia della pittura: non ci sono elementi satirici in questo lavoro, che è pervaso di grande rispetto‘.
Come dicevamo, dal XVI secolo in poi, la tradizione di rappresentare nell’arte il tema religioso della Passione è andata via via scomparendo, ma, nel rispetto di quella stessa tradizione, l’artista colombiano non ha rinunciato a ritrarsi all’interno della scena de Il bacio di Giuda, così come hanno fatto i grandi maestri del passato: ‘Masaccio accanto a Gesù nella Cappella Brancacci a Firenze, Pinturicchio negli affreschi di Siena e Michelangelo nel Giudizio Universale alla Cappella Sistina. Ho indossato il miglior vestito della festa per apparire accanto a Cristo. Non poteva essere diversamente‘.

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