Morto Pasquale Squitieri: i film più celebri del regista napoletano

Pasquale Squitieri


È morto il regista napoletano Pasquale Squitieri. Nato il 27 novembre 1938, si è spento nella mattinata di sabato 18 febbraio all’ospedale Villa San Pietro di Roma. La camera ardente sarà allestita domenica dalle 11 alle 18.

A spiegare le cause del decesso la seconda moglie Ottavia Fusco all’Ansa: «Un anno fa ha avuto un terribile incidente stradale dal quale non si è mai ripreso, le cui conseguenze nell’ultimo tempo lo avevano costretto addirittura a problemi di deambulazione. Si è spento per complicanze respiratorie dovute a un enfisema. È stato sempre un accanito fumatore. Ma il suo amore per il cinema quello è sempre rimasto immutato».

Nato a Napoli, dopo la laurea in Giurisprudenza si trasferisce a Roma per entrare nel mondo del cinema, a cui si avvicina in veste di aiuto regista di Francesco Rosi. Nel 1970 dirige il primo film, grazie a un finanziamento di Vittorio De Sica (“Io e Dio”). Con lo pseudonimo di William Redford, firma “Django sfida Sartana”, poi tratta il tema della malavita napoletana con “Camorra” (1971) e “I guappi” (1974).

Conosce così Claudia Cardinale, sua compagna per tantissimi anni, con cui ha una figlia, Claudine. Tra gli altri film celebri di Squittieri, ricordiamo quelli sulla mafia, “Il prefetto di ferro” (1977) e “Corleone” (1978). Negli anni ’80 lavora per la televisione per poi tornare nel cinema ad affrontare il problema della droga (“Atto di dolore”, 1990). Tra i suoi film come regista e sceneggiatore “Io, Claudia” (2008), “Hotel Meina” (2007), “L’avvocato De Gregorio” (2003). Dal 2003 si fidanza con l’attrice e cantante Ottavia Fusco, che sposa nel dicembre 2013.

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