Morto Al Jarreau, leggenda della musica jazz e R&B

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È morto Al Jarreau, leggenda della musica jazz, rhythm and blues e soul, giustamente considerato uno dei più grandi cantanti degli ultimi decenni. L’artista, il cui nome completo era Alwyn Lopez Jarreau, si è spento a Los Angeles all’età di 77 anni. A comunicarne il decesso è stato il suo portavoce Joe Gordon, senza entrare nel dettaglio delle cause della morte. Qualche giorno fa, però, Al Jarreau era stato ricoverato ‘per esaurimento nervoso’ e i medici gli avevano ordinato di cancellare tutte le date del tour 2017. Successivamente, sulla pagina Facebook del cantante, era apparso un comunicato che annunciava il suo ritiro definito dalle scene: ‘[Al Jarreau] Sta migliorando lentamente, ma con enorme dispiacere dovrà smettere di fare tour. Al è grato per i suoi 50 anni di viaggi intorno al mondo e per chiunque abbia condiviso quest’esperienza con lui’. Nessuno immaginava che nel giro di pochi giorni avrebbe smesso anche di vivere.

Al Jarreau era nato il 12 marzo 1940 a Milwaukee, nel Wisconsin. Dopo la laurea in psicologia, si era trasferito in California e aveva pubblicato un primo album, 1965, passato praticamente inosservato. Creatosi un certo nome suonando nei club di Sausalito, aveva trovato finalmente il successo a metà degli anni ’70 con i dischi We Got By e Glow, che ne avevano confermato il talento in ambito soul e jazz. Con il terzo album Look to the Rainbow del 1977 era arrivato il primo Grammy Award come miglior cantante jazz (ne avrebbe vinti altre sei, compresi il Best Pop Vocal Performance e il Best R&B Vocal Performance: unico artista nella storia della musica ad aver vinto tre Grammy Awards in tre diverse categorie, jazz, pop e R&B).

Confinato inizialmente nella ‘nicchia’ dei cantanti jazz, Al Jarreau era diventato molto popolare nel 1985 anche nel circuito mainstream partecipando alla leggendaria ensemble di artisti rock USA for Africa per il brano benefico We Are The World, insieme a nomi come Michael Jackson e Bruce Springsteen.

Legato particolarmente all’Italia, aveva tenuto tantissimi concerti nel nostro Paese e nel 2012 era persino apparso sul palco del Festival di Sanremo per cantare con i Matia Bazar nella serata dedicata all’Italia nel mondo, mentre l’anno prima si era esibito al Resto Umile World Show, lo spettacolo televisivo di Checco Zalone. Curioso, a questo proposito, che Al Jarreau sia morto esattamente tra la serata finale di Sanremo e la 59^ edizione dei Grammy Awards, suo abituale ‘terreno di caccia’. Nel 2013 aveva pure duettato con Mario Biondi in Light to the world, uno dei brani dell’album Sun.

L’ultimo disco di Al Jarreau era stato My Old Friend – Celebrating George Duke del 2014, dedicato al grande pianista George Duke, con cui aveva suonato a lungo a inizio carriera. Negli ultimi anni l’artista aveva purtroppo accusato diversi problemi di salute, anche gravi: disturbi cardiaci, una grave polmonite e difficoltà motorie a causa di alcune vertebre del collo collassate.

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