Morte Martina Rossi: l’amica potrebbe alleggerire la posizione dei ragazzi a processo

martina rossi

È sempre mistero attorno a Martina Rossi, la 20enne morta nel 2011 a Palma di Maiorca, dopo essere caduta dal balcone dell’albergo. Ci sarebbero delle intercettazioni che potrebbero alleggerire la posizione dei due ragazzi aretini, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, a processo con l’accusa di aver tentato di stuprare la ragazza che poi, nel tentativo di fuggire, sarebbe caduta dal balcone morendo.
La morte di Martina Rossi è ancora nebulosa. La studentessa ligure morì il 3 agosto del 2011, precipitando dal balcone di una camera d’albergo a Palma di Maiorca, in Spagna, dove si era recata in vacanza con le amiche.

Le ipotesi iniziali, il suicidio e poi un tentativo di gioco finito male, furono subito rimpiazzate da un’altra. Quella che la ragazza morì nel tentativo di fuggire allo stupro da parte di due ragazzi aretini conosciuti la sera stessa, che lei e l’amica invitarono in camera.

Secondo il procuratore, che ha chiesto il rinvio a giudizio per Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, a processo da maggio 2017, Martina Rossi sarebbe morta mentre cercava di rifugiarsi in una camera adiacente scavalcando dal balcone. La ragazza sarebbe scivolata, precipitando nel vuoto.

Di tentativo di stupro si cominciò a parlare dopo che i due ragazzi furono intercettati da una cimice mentre erano in attesa dell’interrogatorio di routine. Avevano menzionato a «segni di violenza sessuale», prima ancora che l’ipotesi venisse portata avanti dagli inquirenti. Da lì le indagini e l’accusa.

Le novità, in un caso ancora spinoso, seguito ancora oggi dalla trasmissione Chi l’ha Visto, è che la difesa dei ragazzi punterebbe a delle intercettazioni che dovrebbero alleggerire la posizione degli assistiti.

Saranno trascritte, e messe a disposizione del giudice, le intercettazioni in cui un’amica di Martina parla di lei.

«Ho chiesto che vengano acquisite agli atti e trascritte altre due intercettazioni telefoniche relative ad altre due telefonate: quella del 30 dicembre e quella del 20 gennaio. L’utenza intercettata è quella di una delle due ragazze che erano in vacanza con Martina», spiega l’avvocato dei ragazzi, come riporta il sito Arezzonotizie.

Dalle indiscrezioni sembra che l’amica parlasse di presunti problemi psicologici di Martina Rossi nel periodo precedente la vacanza. E pare che l’amica, riguardo alla responsabilità dell’incidente, possa alleggerire la posizione dei due ragazzi accusati. Ma si tratta, al momento, solo di speculazioni. Il mistero sulla morte di Martina Rossi resta ancora fitto.

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