Molestie a Gardaland: 30 sospettati, quasi tutti minorenni

Cinque ragazze sono state molestate sul treno di ritorno da Gardaland, i colpevoli delle aggressioni sono degli immigrati minorenni.

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Treno – Nanopress.it

Le ragazze, vittime delle violenze, hanno fra i 15 e i 17 anni.

Le molestie sul treno da Gardaland

Al ritorno dal famoso parco divertimenti, alcune ragazze sono state accerchiate a bordo del treno e molestate da un branco di immigrati.

I protagonisti della vicenda, sia le vittime che gli aggressori, hanno tutti meno di 18 anni e questo offre un quadro abbastanza chiaro e molto preoccupante di come la situazione in merito sia davvero fuori controllo.

Quello che è avvenuto a Gardaland, sul treno regionale Verona-Milano che riportava le ragazze a casa, è solo l’ultimo degli atti di violenza e molestie di cui ormai sentiamo parlare ogni giorno.

Le vittime del branco che hanno sporto denuncia sono 5, tuttavia si pensa che possano essere molte di più.

Gli aggressori sono circa 30, per la maggior parte minorenni e secondo i video sui social, controllati dalla polizia, gruppi di giovani hanno invaso i binari nella stazione di Peschiera, ma non si sono verificate in quel momento le molestie.

Come denunciato dalle ragazze infatti, le aggressioni sono avvenute proprio all’interno del treno preso al ritorno da Gardaland, il quale è stato bloccato per l’azionamento del freno di emergenza, non si sa da chi.

Secondo le loro testimonianze inoltre, il gruppo avrebbe infastidito anche altre coetanee e le forze dell’ordine stanno facendo accertamenti per delineare eventualmente delle conseguenze penali per quanto accaduto.

Polizia in tenuta antisommossa
Polizia in tenuta antisommossa – Nanopress.it

Carlo Bartelli, dirigente della squadra mobile di Verona, ha dichiarato che si sta procedendo per ricostruire esattamente i fatti, non solo quelli avvenuti a bordo del treno regionale, ma anche nella zona di Peschiera.

Continuano le violenza fra i giovanissimi, parlano i politici

A confermarlo anche i diversi video che girano sul web, i quali testimoniano il dilagare dell’aggressività fra i giovani, in particolare, lo scorso 2 giugno si è organizzato un vero e proprio raduno nella zona del Garda dove alcuni giovani si sono scontrati in una maxirissa su cui i carabinieri stanno ancora indagando.

Le risse e gli atti vandalici sono ormai all’ordine del giorno e purtroppo i protagonisti sono sempre i giovanissimi, italiani e non, e molto spesso, come successo il 2 giugno, c’è bisogno dell’intervento della polizia in tenuta antisommossa per riportare la calma.

Anche in questo caso, la situazione verificatasi è molto grave e probabilmente, coloro che hanno aggredito le minorenni sarebbero gli stessi che avevano generato tafferugli durante il raduno accordato via social.

Tale branco è composto per lo più da immigrati e questo ha dato vita a una forte polemica politica, in particolare, Giorgia Meloni ha evidenziato come nessuno della sinistra si sia esposto in merito a quanto accaduto, forse per non mettere in cattiva luce gli immigrati.

Anche Salvini è intervenuto, etichettando il gruppo come una baby gang di seconda generazione che va assolutamente fermata, anzi il leader della Lega ha proposto l’abbassamento dell’età imputabile per reati di questo tipo, altrimenti tali episodi continueranno perché i minorenni sanno di non correre alcun rischio.

Carlo Calenda sottolinea il fatto come gravissimo e bisognoso di processo, a meno che i colpevoli non siano clandestini, in questo caso vanno rispediti a casa.

Nicola Fratoianni si dichiara “schifato” dal fatto che delle ragazze non possano prendere un treno in sicurezza.

 

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