Milano Expo 2015 e cibi proibiti: sì alla carne di coccodrillo, vietata la carne di cane

La carne di cane resta tabù e non ha trovato posto in Expo 2015 a Milano, mentre tutti attendono l’apertura dell’esposizione internazionale per gustare piatti mai assaggiati prima. Preparatevi allora a vedere nei piatti tenera carne di serpente o di coccodrillo, squisite cavallette e deliziosi scorpioni cucinati dai grandi cuochi del mondo.

Il ministero della Salute esaminerà le richieste a proposito di ingredienti ‘strani’ come gli insetti, valutando il livello di rischio del Paese, del prodotto e del luogo in cui viene confezionato, per poi decidere se accettare o meno l’ingrediente speciale.

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A rischio ci sono gli insetti, e altri cibi ‘esotici’, come la carne di coccodrillo: ‘Stiamo valutando la richiesta, anche facendo prove di laboratorio. Sappiamo che è commercializzata in alcuni Paesi europei, come il Belgio‘, ha affermato Silvio Borrello, direttore generale dell’ufficio Sanità animale del ministero della Salute, che ha spiegato come sia stato lo Zimbabwe a far richiesta per introdurre nei menu le carni di coccodrillo. Probabilmente non ci saranno nemmeno problemi per le carni di altri rettili, come i serpenti.

(nella foto: coccodrilli arrosto, in stile porchetta)

Nel frattempo anche Bruxelles sta aggiornando il regolamento di polizia sanitaria sugli alimenti di origine animale, prevedendo alcune deroghe proprio per l’Esposizione universale. Per quanto riguarda la carne di cane, è stata rigorosamente proibita, come i datteri di mare, che sono tra le specie protette e quindi non si possono mangiare. Così come è stato deciso di non approvare il pesce palla, che è velenoso, e quindi vietato in UE, anche se i cuochi giapponesi sanno come trattarlo per renderlo commestibile.

(nella foto: un noto piatto sudcoreano a base di cane, il gaegogi muchim)

Quello che è certo è che il cibo proposto nei padiglioni a Expo non potrà uscire dall’esposizione. Entrerà in imballi piombati e controllati da tecnici del Ministero e dalle Asl, a garanzia dei consumatori, e sarà incenerito subito dopo, se non consumato, nel sito di Rho-Pero.

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