Migranti salvati a largo di Lampedusa, sul barcone anche otto cadaveri

Ancora una tragedia che vede protagonisti i migranti, che cercano di arrivare sulle coste italiane alla ricerca di una vita migliore. Il barcone era in viaggio per Lampedusa ma non ha fatto in tempo ad arrivare.

Migranti
Migranti – Nanopress.it

In acque maltesi è stato soccorso dalla Guardia Costiera italiana che ha portato in salvo alcuni superstiti. Il loro racconto ha dello shoccante.

Migranti: altra tragedia in mare

Non ce l’hanno fatta tutti insieme, cos’ come erano partiti, ad arrivare in Italia, sull’isola di Lampedusa. Il loro barcone è affondato poco prima di raggiungere l’agognata meta. In acque maltesi, sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera che è riuscita a trarre in salvo solo alcuni di loro ancora in vita.

Sono 8 le persone che sono morte sul barcone naufragato in acque Sar Maltesi, e che è stato poi soccorso dalla nostra Guardia Costiera che lo ha scortato sino a Lampedusa. Quando lì hanno individuati, gli uomini della Guardia Costiera hanno salvato decine di nordafricani ma, fra di loro, purtroppo, c’erano anche dei cadaveri.

Fra i cadaveri recuperati c’è anche quello di una donna incinta e di un’altra. Il bambino di quest’ultima, di soli 4 mesi, stando a quanto raccontato dai migranti tratti in salvo, è morto durante la traversata ed è stato gettato in mare. Il bambino sarebbe morto a causa del freddo lungo il viaggio.

Dall’altro lato, però, un altro uomo, forse impietosito dalla scena, anche lui sul barcone, si è gettato in acqua nella speranza di poter recuperare il cadavere del piccolo, ma inutilmente. Anche lui è morto annegato. La madre del piccolo, forse anche per la disperazione oltre che per le condizioni meteo proibitive, è deceduta anche lei durante il viaggio e, come dicevamo, il suo cadavere è stato, poi, lasciato all’interno del barcone, salvato poi dalla Guardia Costiera.

Salvataggio di migranti
Salvataggio di migranti – Nanopress.it

A bordo anche otto cadaveri

I migranti che sono sopravvissuti, invece, sono stati salvati e stanno per arrivare al molto di Lampedusa, dove verranno curati, rifocillati e, di loro, si conosceranno le generalità. I cadaveri, invece, a loro verrà data degna sepoltura.

Davanti a questa ennesima tragedia che si è consumata nel Mar Mediterraneo e dove a perdere la vita sono state vittime innocenti, con la sola “colpa” di esser fuggite dal loro Paese per arrivare in Occidente e cercare una vita migliore, il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, rivolge alla Premier Giorgia Meloni un accorato appello di aiuto: “Il Governo non ci lasci da soli a gestire quest’immane tragedia. Aiutateci, in questo modo non riusciamo più a gestire – afferma.

L’imbarcazione che è stata salvata dalla Guardia Costiera aveva a bordo 46 persone più i cadaveri delle due donne di cui abbiamo raccontato la tragica vicenda. Ma, nella sola notte di ieri, non è stato l’unico salvataggio operato dal soccorso italiano: poche ore prima, infatti, altri due barconi erano stati tratti in salvo, per un totale di circa 75 migranti.

A bordo di questi due barconi salvati in precedenza c’erano 37 persone originarie di Costa d’Avorio, Camerun, Senegal, Ghana e Guinea. Ma anche 14 donne, una delle quali incinta, e un minore.

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