Messina Denaro: continuano le indagini su fiancheggiatori e carte mediche

Il boss Matteo Messina Denaro si trova ora nel carcere dell’Aquila. Le sue condizioni di salute sono molto gravi per questo continuerà a sottoporsi alla chemioterapia. Intanto domani mattina si terrà l’udienza di convalida di Giovanni Luppino, fiancheggiatore dell’ex latitante. 

Messina Denaro viene trasferito in carcere
Messina Denaro viene trasferito in carcere – Nanopress.it

Giovanni Luppino, 59 anni, è stato arrestato lunedì insieme al boss. L’uomo, che sulle carte era un semplice contadino incensurato, a quanto pare, in realtà, si preoccupava di accompagnare periodicamente Messina Denaro all’ospedale Maddalena di Palermo. 

Le indagini su possibili fiancheggiatori di Messina Denaro

Uno dei più grandi, pericolosi e crudeli boss della Mafia, Matteo Messina Denaro, è stato arrestato questo lunedì dopo anni e anni di latitanza. Ora il criminale si trova nel carcere all’Aquila, dove continuerà a ricevere le sue cure mediche.

A quanto pare mentre la polizia lo cercava in tutto il mondo, il latitante in realtà, è sempre rimasto in Sicilia. Gli inquirenti hanno perquisito l’abitazione e al suo interno hanno trovato principalmente vestiti di lusso e ricevute di ristoranti.

Il boss con uno dei medici che l'ha curato
Il boss con uno dei medici che l’ha curato – Nanopress.it

Le forze dell’ordine all’interno della casa non hanno riscontrato documenti o carte particolarmente interessanti a livello investigativo, allo stesso tempo però hanno trovato l’agenda di Messina Denaro. 

Gli investigatori provvederanno sicuramente ad analizzare nel dettagli il contenuto di quest’ultima.

Inoltre la casa in cui viveva l’ex latitante a quanto pare era stata acquistata da Andrea Bonafede, geometra di Campobello di Mazara. L’uomo infatti, prestanome del boss, ha confessato lui stesso di aver acquistato a suo nome, con i soldi della mafia, la casa per il pericoloso criminale. Attualmente dunque è indagato per associazione mafiosa.

Le condizioni di salute del boss e l’importanza delle carte mediche

Altro elemento fondamentale per le indagini sono le numerose carte mediche che gli investigatori hanno ritrovato all’interno dell’abitazione di Messina Denaro. A quanto pare infatti, nel corso degli anni, l’ex latitante si è rivolto a numerosi specialisti a causa delle gravi patologie che lo caratterizzano. 

Attualmente le sue condizioni di salute sono molto precarie, a quanto pare ha una prognosi grave. Diversi chirurghi della clinica Maddalena di Palermo hanno curato e operato l’allora latitante, nel corso degli anni.

Proprio nel 2020 infatti, Vittorio Gebbia, responsabile dell’Oncologia medica della clinica, ha operato il mafioso per un adenocarcinoma mucinoso del colon. Ora il medico afferma che secondo le sue valutazioni, il detenuto Messina Denaro, ha una prospettiva di vita che oscilla da un anno e mezzo a tre anni. 

In ogni caso i carabinieri hanno chiesto allo specialista se il ciclo di chemio potesse essere interrotto per circa quattro giorni, il medico ha acconsentito.

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