Mens sana in corpore sano, cosa significa e chi l’ha detto per la prima volta

mensa sana in coprore sano cosa significa

[didascalia fornitore=”altro”]Immagine da Pixabay[/didascalia]

Spesso, per ribadire l’importanza dell’attività fisica, si cita questo famoso motto latino: ma mens sana in corpore sano cosa significa esattamente? E, soprattutto, chi l’ha detto per la prima volta? Per comprendere a fondo il significato di questa frase è bene capirne l’origine e perché è stata pronunciata: intanto, risale al I secolo dopo Cristo e ad un genere letterario, la satira, di cui l’autore del motto fu una delle figure più rappresentative. In più, è un’espressione molto diffusa che si sente pronunciare spesso nel mondo dello sport e dell’attività fisica in generale. Ma vediamo più da vicino cosa significa mens sana in corpore sano, com’è nata questa espressione e perché, tra le tante locuzioni latine entrate nella lingua italiana, è una delle più diffuse e citate.

Mens sana in corpore sano, significato letterale

Mens sana in corpore sano è una locuzione latina il cui significato letterale è ‘mente sana in corpo sano‘ e si usa per sottolineare l’importanza dell’attività fisica e del prendersi cura, nel medesimo modo, sia del corpo che della mente: se si vuole un cervello attivo ed una mente sana ed elastica è bene, cioè, mantenersi in forma e curare il proprio corpo.

Mens sana in corpore sano: chi l’ha detto per la prima volta?

Come molti motti latini anche mens sana in corpore sano ha un’origine precisa che risale ad uno degli autori più importanti della letteratura antica: Giovenale.
La frase, infatti, è tratta da una delle sue Satire (la decima) in cui afferma la pericolosità dei beni materiali a favore di una cura maggiore sia del corpo che della mente; secondo Giovenale, infatti, questi ultimi sono i beni ai quali l’uomo dovrebbe aspirare: ‘(…) Orandum est ut sit mens sana in corpore sano‘, scrive il poeta romano, ovvero ‘è necessario pregare affinché ci sia una mente sana in un corpo sano’.
In altre parole, l’autore critica chi invoca gli déi per beni effimeri e materiali trascurando ciò che è davvero utile per il bene di una persona, e cioè mens sana in corpore sano. Il significato della frase, tuttavia, era all’epoca ben diverso rispetto a quello che ha assunto oggi. Giovenale cioè non afferma che in un corpo sano c’è una mente sana e viceversa, ma che bisogna pregare gli déi (orandum est) affinché concedano all’uomo sia l’una (mens sana) che l’altro (corpore sano). In questo senso, dunque, il significato di mens sana in corpore sano appare differente rispetto a ciò che intendiamo noi oggi: mentre il senso attuale della frase è che corpo e anima vanno curati insieme per garantire il benessere generale della persona, quello inteso all’epoca dalla satira di Giovenale riguardava i beni ‘immateriali’ (salute del corpo e della mente) per i quali è necessario pregare gli déi.
Il poeta e retore romano, dunque, prende le distanze dal significato che diamo noi oggi alla frase (ossia mens sana in corpore sano=importanza dell’attività fisica), dato che si discosta sia dalla concezione romana (che vedeva l’attività fisica solo come addestramento militare o in ottica religiosa o, talvolta, come strumento di controllo sul popolo), sia da quella greca (che non intendeva lo sport ai fini di lucro ma neppure rifiutava la ricerca di altri beni come la fama, il denaro o la ricchezza in generale).
Infine, ragionando su mens sana in corpore sano, e sul significato che ha assunto per noi oggi questa frase, è bene sottolineare che l’importanza dell’attività fisica tanto per il corpo quanto per la mente è stata più volte dimostrata nel corso dei secoli (molti studi, ad esempio, hanno dimostrato che lo sport può essere d’aiuto in malattie neurodegenerative gravi come il morbo di Alzheimer), anche se il significato del motto, nelle intenzioni di chi l’ha detto per la prima volta, era del tutto diverso rispetto al senso comunemente accettato oggi.

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