Mediaset querela Morgan dopo le pesanti dichiarazioni contro Amici

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Era inevitabile che la disputa televisiva del momento finisse in tribunale: Mediaset querela Morgan dopo le pesanti dichiarazioni dell’ex voce dei Bluvertigo contro il talent show Amici di Maria De Filippi, di cui fino a pochi giorni fa era uno dei coach (in particolare era il coach della squadra bianca, mentre Elisa guida quella blu). Lo stringato comunicato stampa partito da Cologno Monzese non specifica quali siano state le parole di Morgan che hanno convinto l’azienda del biscione ad agire per vie legali nei suoi confronti, ma è probabile che la goccia che ha fatto traboccare il vaso, dopo tre giorni di dure invettive lanciate da Morgan verso Amici e verso Maria De Filippi, sia stato il riferimento ai presunti ‘lager’ dove sarebbero reclusi i ragazzi del talent, e l’utilizzo di altri termini piuttosto pesanti quali ‘horror’, ‘schiavitù’, ‘manipolazione’, ‘paura’ e ‘cimitero di idee’, tutti relativi alla gestione dei concorrenti di Amici 16 da parte di Mediaset.

‘Mediaset ha dato mandato ai suoi legali di agire nei confronti di Marco Castoldi, in arte Morgan, per le gravi affermazioni diffamatorie rilasciate contro la Società negli ultimi giorni’. Questo il comunicato con cui l’azienda di Pier Silvio Berlusconi ha annunciato di aver querelato Morgan (e pensare che il Castoldi, prima che scoppiasse il putiferio, aveva dichiarato di aver accettato di fare Amici 16 perché aveva bisogno di soldi a causa dei suoi debiti. Ora rischia invece di accumularne altri…).

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In questi giorni Morgan ne ha dette veramente di tutti i colori, ma il ‘meglio’ secondo noi lo ha offerto mercoledì sera, proprio mentre Canale 5 mandava in onda la finale de L’Isola dei Famosi 12, con un’improvvisata diretta Facebook durante la quale ha letteralmente vomitato tutto il suo disprezzo per Amici, per Mediaset, per Maria e per chiunque: ‘Amici è lo zombie dei talent’, ha esordito senza troppi giri di parole, ‘Un lager horror dove i ragazzi sono trattati come gli schiavi dei galeoni. Secondo me gli assistenti sociali dovrebbero fare una capatina per vedere come sono manipolati ragazzi minorenni. Gli studi in cui vivono, dormono e recitano gli allievi non hanno nemmeno le finestre. C’è schiavitù, manipolazione e molta paura, li vogliono plagiare’. Poi l’affondo verso l’azienda: ‘Mediaset è responsabile dell’abbassamento culturale dell’Italia negli ultimi 20 anni. Da loro vige il silenzio globale, è un cimitero di idee con uffici senza foto e senza piante, e sale prove senza pianoforti’.

Insomma, se Mediaset querela Morgan non è una sorpresa dopo dichiarazioni del genere, ma naturalmente poi ci sarà un giudice a stabilire chi ha ragione e chi no.

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Pochi minuti prima dell’annuncio di Mediaset era stata Maria De Filippi (definita da Morgan la ‘strega di Biancaneve’) a prendere le distanze dall’estroso musicista, nonostante fosse stata proprio lei a volerlo fortemente come coach della squadra bianca, salvo poi pentirsene a causa del clima di tensione creatosi all’interno del team (smentito da Morgan ma confermato dai suoi allievi). ‘Fino ad ora avevo resistito nell’intento di non farmi influenzare dalle nefandezze che sono uscite puntualmente dalla bocca di Morgan’, ha affermato la conduttrice del talent, ‘E continuo a pensare a lui come a un uomo pieno di doti elevate e rare. Si, sapevo che Morgan dà sempre fuoco a tutto e, come ho già detto, ho sbagliato a credere che dandogli la libertà potesse trovare finalmente modo di far conoscere se stesso e le cose che sa. A me piacciono e avrei voluto condividerle. Però non mi va che nel fango ci finiscano i programmi, chi ci partecipa, il pubblico che magari li segue o i tanti che ci lavorano. Questo è il mio lavoro: non scrivo poesie, non faccio musica, non suono nessuno strumento, ma non per questo mi sento colpevole. E mentre ribadisco che non faccio tante belle cose, non faccio nemmeno quello di cui, annaspando, Morgan ci accusa. Una settimana fa dichiarava coram populo che Amici è la libertà, che ad Amici ha potuto fare quello che da nessun’altra parte in precedenza aveva mai ottenuto di poter fare, e poi ieri invece gridava al complotto, alla macchinazione e alla manipolazione. Noi il male, lui il bene. Però noi siamo sempre noi e qualcosa non torna’.

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