Maurizio Crozza, a Sanremo 2017 terza serata l’elogio dissacrante della nostalgia

Crozza Papa Sanremo 2017

Maurizio Crozza nella terza serata del Festival di Sanremo 2017 appare vestito da Papa Francesco e fa un dissacrante elogio della nostalgia. Vestito da Bergoglio, il comico spiega che dopo aver mandato un messaggio al Superblow, ne manda uno anche a Sanremo, spiegando che quando arrivi a fine serata, le ‘ball’ sono due. Crozza/Bergoglio passa poi a parlare di Keanu Reeves, che si ricordava in Matrix e se lo ritrova al Festival a suonare il basso. ‘Attenti a invecchiare bene, è un attimo arrivare a Sanremo a suonare il basso‘, l’appello di Francesco/Crozza, che sottolinea comunque come ‘questo Sanremo mi piace, ci sono delle belle canzoni, ad esempio quella di Samuel (ma lo preferisco nei Subsonica): anche nei Subsonica, come nella chiesa, ci sono contrasti‘. Crozza chiede poi se hanno visto la sua intervista al Corriere della Sera, piazzata tra ‘Giletti e De Filippi che limonava’, e in cui parlava della corruzione del Vaticano.. ‘ma rispetto a giletto è di minor interesse. Ciao Carlo, ciao Maria – la chiosa del comico – ditemi solo a che ora passa Zarrilo che canta Miguel Bosè, così vado a vedermi Voyager‘.

Maurizio Crozza a Sanremo 2017 appare come Papa Francesco per poi tornare se stesso, e definisce i due conduttori del Festival i Bonnie & Clyde dell’auditel, rubate gli ascolti a tutti, anche se la concorrenza ‘sono canali navigabili, c’è il vuoto assoluto. Stasera è la serata delle cover – aggiunge il comico – spieghiamo cos’è una cover, una specie di rifacimento: come governo Gentiloni, cover del governo Renzi, a sua volta cover di Berlusconi, che a sua volta credeva di essere la cover di Rocco Siffredi. Noi italiani ci sbagliamo per le cover, ci crogioliamo in nostalgia – tu Carlo, ci hai costruito una carriera, senza la nostalgia non ci sarebbero Tale e quale show, I migliori anni, e tu suoneresti Pulcino Pio. E a Maria piace così tanto il vintage che si è sposata Maurizio Costanzo e Marco Masini, ha così nostalgia del passato che si traveste da Giuseppe Mazzini’.

Il comico sottolinea poi, nel suo intervento durante la terza serata del Festival di Sanremo 2017, che in qualsiasi epoca uno viva, pensa sempre che prima si stava meglio. ‘Negli anni ’80 si rimpiangevano i ’60 e così via. Smettiamola di pensare che ogni generazione sia peggio di quella precedente, i miei figli non sanno ortografia e poesia a memoria, fanno video, montano, chattano con tre amici, cantano in inglese e chiedono soldi in italiano – io dico no in genovese. Io alla loro età incastravo i testicoli nella zip dei pantaloni‘. L’intervento di Crozza a Sanremo 2017 si conclude con una citazione: ‘Contraddicono i genitori, schiamazzano, si comportano da maleducati con i loro maestri‘… tempi moderni? No, lo diceva Platone nel 400 ac. ‘Lo facciamo un passettino in avanti?’, si chiede Crozza.

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