Prima prova maturità 2017: come si svolge e a cosa serve

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La maturità 2017 prende il via mercoledì 21 giugno 2017 con la prima prova, il tema d’italiano: come si svolge e a cosa serve il primo scritto dell’esame di Stato? Saranno oltre 500mila gli studenti italiani che mercoledì mattina affronteranno la prima prova, lo scritto identico per tutte le scuole che consente ai maturandi di scegliere 4 diverse tipologie di elaborato: analisi del testo (poesia o brano di prosa di un autore italiano), saggio breve o articolo di giornale, tema storico o d’attualità. Le tracce proposte agli studenti – che ogni anno, a poche settimane dall’esame, lanciano il famoso tototema, interrogandosi sulle possibili tracce scelte per la prima prova – vengono elaborate direttamente dal Miur che comunicherà, poco prima dell’inizio della prova, tramite la voce del Ministro Fedeli, la password per aprire il plico telematico. Ogni plico, inviato alle singole scuole, conterrà le tracce della prima prova. Ma come si svolge il tema d’italiano in sede di maturità?

Con la possibilità di utilizzare solo il vocabolario d’italiano, per la prima prova d’esame gli studenti avranno a disposizione in tutto 6 ore, con l’obbligo di consegnare il loro tema dopo almeno tre ore dall’inizio. Per meglio capire come si svolge, e a cosa serve, la prima prova dell’esame di maturità, è bene descrivere brevemente le diverse tipologie di tema che, come detto all’inizio, sono 4:

1) PRIMA PROVA – TRACCIA A – Analisi del testo: si tratta di un brano di prosa o di una poesia che lo studente dovrà svolgere secondo tre diversi parametri: comprensione, ovvero riassumere brevemente il contenuto del testo; analisi, rispondere a domande sugli aspetti narrativi e stilistici del brano; interpretazione e approfondimenti, riflettere brevemente sul testo confrontandolo, in maniera pertinente, con le opere di altri autori italiani.

2) PRIMA PROVA – TRACCIA B – Saggio breve o articolo di giornale: anche in questo caso il Miur consente di scegliere tra 4 ambiti:
– Artistico-letterario
– Storico-politico
– Tecnico-scientifico
– Socio-economico

Gli studenti che intendono svolgere, per la prima prova d’esame, questa tipologia di traccia, devono tener presente che, sia nel caso di saggio breve che di articolo di giornale, lo scritto deve avere un titolo e non deve superare le 5 colonne di metà foglio protocollo. Nel caso di articolo, è necessario indicare anche la testata giornalistica sulla quale lo si vorrebbe veder pubblicato.

3) PRIMA PROVA – TRACCIA C – Tema storico: la traccia, in questo, caso, riguarda un argomento che rientra tra quelli affrontati in storia durante l’anno.

4) PRIMA PROVA – TRACCIA D – Tema d’attualità: si tratta di un argomento scelto tra le tematiche più rilevanti che hanno interessato (o interessano al momento) la società nazionale o internazionale. Chi decide per questo tipo di elaborato dovrà tener presenti i documenti proposti dal Miur e riflettere, in maniera critica, sull’argomento su cui verte la traccia.

Come si svolge la prima prova all’esame di maturità?
Quando il maturando si trova davanti al foglio con le tracce della prima prova della maturità, deve capire come svolgere al meglio quella scelta per sostenere l’esame. Prima di scegliere però, è bene leggere attentamente le tracce (può sembrare scontato ma la lettura è il primo, fondamentale step per ottenere un buon risultato) senza tralasciarne nessuna, anche se si è già convinti dell’elaborato che si vuole affrontare.

Dopodiché è bene sottolineare le parole-chiave, ossia le indicazioni più importanti suggerite per lo sviluppo della traccia (cosa viene chiesto di fare, a quali documenti o fatti storici riferirsi, etc.).

A questo punto bisogna raccogliere qualche minuto le idee per cominciare a buttare giù un abbozzo di tema scrivendo tutto ciò che può essere fondamentale nello svolgere l’elaborato (è la fase del cosiddetto brainstorming).

Il quarto step per capire come si svolge la prima prova all’esame di maturità, è fare una scaletta del tema che si vuole affrontare: introduzione, svolgimento e conclusione devono essere pertinenti e collegati in modo logico tra loro.

Dopo aver scritto il tema vero e proprio, prestando attenzione al linguaggio (né troppo semplice, né troppo ‘ampolloso’) alla grammatica, all’ortografia e alla punteggiatura, è importante accertarsi che la traccia sia stata svolta per intero, secondo le indicazioni fornite dal Miur: è importante perciò controllare prima di riportare tutto in bella copia.
L’ultimo passo prima di consegnare è rileggere attentamente il tema.

Esame di maturità, a cosa serve la prima prova?

Forse non tutti i maturandi sanno a cosa serve la prima prova dell’esame di maturità. A spiegarlo è lo stesso Ministero dell’Istruzione, che nel Decreto Ministeriale 23/2003, ne svela gli obiettivi, ovvero ‘accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività’.

A cosa serve la prima prova della maturità, dunque, è presto detto: consente di comprendere il livello d’italiano dello studente e la capacità di creare uno scritto coerente, ragionato e linguisticamente corretto. La stessa prima prova serve anche a tastare il bagaglio culturale del maturando, quanto conosce la storia e le diverse correnti letterarie e quanto è informato sull’attualità e sui temi più importanti che riguardano l’epoca contemporanea.

Una volta compreso come si svolge, e a cosa serve, la prima prova d’esame, alle migliaia di studenti alle prese con la maturità, resta un’unica cosa da fare: ripassare.

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