Matteo Renzi è ingrassato: la vita da premier non fa bene alla linea

[videoplatform code=”140567474687653c8e4fad5ec8″]

Tra le poche certezze che ci ha consegnato lo streaming tra PD e M5S, una riguarda Matteo Renzi che è ingrassato. La trasformazione del premier da giovane aitante e sportivo, che campeggiava sulle copertina delle riviste femminile, a politico con pancetta e doppio mento, è ormai più che evidente. Un cambiamento che non è certo passato inosservato, anche allo stesso Renzi. Nel corso dell’incontro, ha deciso di mettersi davanti alle telecamere, si è tolto la giacca per poi rimettersela quando gli è giunto un sms che gli diceva, senza mezzi termini, “Quanto sei ingrassato”, invitandolo a coprirsi. Detto, fatto: il premier si è rimesso la giacca e non ha mancato di svelare il particolare anche allo stesso Luigi Di Maio. “Non posso arrampicarmi sugli specchi, sono ingrassato”, è la sua risposta quando il vicepresidente della Camera del M5S gli rimprovera di arrampicarsi sugli specchi.

[fotogallery id=”2689″]

Un sms e messaggi che hanno ricordato al premier di aver messo su qualche chilo di troppo. Secondo Alfonso Signorini, sarebbe stata la giornalista Gaia Tortora a mandare il primo messaggio durante lo streaming. “Copriti che ti sei ingrassato”, sarebbe il testo dell’sms, come svela Signorini nel suo programma mattutino su Radio Montecarlo.

Che Renzi sia ingrassato è sotto gli occhi di tutti. Lui stesso lo ha svelato in diverse interviste in tv, come quella concessa al Lilly Gruber al programma de La 7, Otto e mezzo. “Non me lo chieda, sono ingrassato di tre chili”, risponde alla domanda finale della giornalista su come si tiene in forma da quando è diventato Presidente del Consiglio.

[videoplatform code=”140568054084753c8fb9ccecab”]

Di certo la sua vita è cambiata e molto da quando era sindaco di Firenze e segretario del PD. Lontani i giorni in cui poteva girare in bicicletta, giocare qualche partitella di calcio e tenersi in forma. Tra governo, riforme ed Europa, Renzi si è dovuto assestare sui ritmi della politica di Roma: minuti contati e poco tempo per se stesso, a cui si aggiungono lo stress e una dieta non proprio salutare.

C’è chi, come Pierluigi Battista del Corriere, indica il colpevole di questa situazione in Oscar Farinetti, di cui Renzi è molto amico, e la sua Eataly aperta a Roma. “Anche chi scrive queste righe è ingrassato da quando Eataly ha aperto la sua dimora a Roma”, si legge in un articolo del giornalista sui chili di troppo del premier. Salsicce e ghiottonerie a parte, quello che è evidente è che la politica di Roma cambia le persone, in un modo o nell’altro. Non è che a Firenze si mangi riso bollito: tra i vini sublimi della regione, le bistecche, il pane, i dolcetti, l’olio, i patè di fegatini, i salumi e i formaggi, l’enogastronomia fiorentina e toscana non ha nulla da invidiare al resto d’Italia, Roma compresa.

Più che il cambio di alimentazione (e non facciamo fatica a credere che, tra mille riunioni e impegni, panini e manicaretti siano un piccolo premio che ci si concede), è la vita sedentaria e stressante da premier ad aver inciso sul fisico di Renzi.

Certo, poi pensiamo a Barack Obama, sempre in splendida forma anche nel suo secondo mandato, e ci chiediamo come sia possibile che, nella terra degli obesi, un 52enne che è l’uomo più potente al mondo, non abbia preso un chilo, mentre nella patria del cibo mediterraneo, un 39enne sia ingrassato in qualche mese.

Stress o meno, che sia ingrassato è un problema di poco conto rispetto a quelli che il governo deve affrontare. A noi non rimane che sperare di poter vedere i nostri conti correnti sempre più pingui, per poter ingrassare un po’ tutti, soprattutto chi deve rinunciare al cibo nostrano perché non arriva a fine mese.

Impostazioni privacy