Marò, Giulia Latorre: ‘Non sono degli eroi, un eroe è colui che salva una vita’

Latorre Giulia

Giulia Latorre si dice contenta del ritorno in Italia del marò Salvatore Girone ma la figlia del fuciliere di marina rientrato dall’India nel 2014 per problemi di salute, ha rotto qualsiasi rapporto con il padre. A raccontarlo è lei stessa nell’intervento su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

“Con mio padre non parlo più” afferma Giulia Latorre e spiega di non aver litigato con il padre per il suo coming out ma, “per altre cose. Sono tantissime cose, purtroppo una persona quando si stanca di vari atteggiamenti e di varie situazioni molla tutto. Ok, la famiglia è importante quanto vuoi, di nome mi sei padre, ma di fatto? Quando mi si mettono i bastoni tra le ruote sono la prima ad andarmene”. La ragazza ha anche espresso un’opinione sul caso mediatico e non che si è generato dopo la cattura dei due fucilieri di marina: “Qualcuno li definisce eroi. Dal mio punto di vista, un eroe è colui che salva una vita. Non so perché vengono chiamati eroi. Un genitore è sempre un eroe, non vorrei che qualcuno strumentalizzasse le mie parole, ho sempre questo vizio di dire le cose come stanno, di dire come la penso. In un certo senso, direi che sono due grandi, ma che un eroe è altro, gli eroi sono altro. Questo è il mio pensiero”.
E sul ritorno di Salvatore Girone la figlia di Latorre si è detta felice: “Mi sono emozionata vedendo l’incontro con la sua famiglia, il padre, il nonno, i figli, è stato davvero emozionante. Certo, ci sono voluto quattro anni, forse ha aspettato anche troppo a lungo, ma come si dice, meglio tardi che mai”.

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