Lotta all’assenteismo: la linea del Governo dopo il caso dei vigili di Roma


Colpiscono i dati che si riferiscono alle ultime rilevazioni che sono state fatte dal Ministero della Salute Pubblica sulle assenze per malattia nella Pubblica Amministrazione. All’interno della questione si inserisce il caso dei vigili di Roma, che hanno disertato il lavoro mettendosi in malattia. La notte di Capodanno l’83,5% dei vigili che a Roma dovevano lavorare si trovava invece assente per malattia. Il servizio è stato garantito tramite il ricorso alla pronta reperibilità, in modo che si potesse disporre di un numero sufficiente di personale da impiegare nei servizi di viabilità e nella sicurezza stradale, considerando anche che si trattava di una notte di festeggiamenti per le strade della capitale.

Di fronte a quella che era stata un’iniziale disponibilità di personale, si è avuto un calo motivato da malattia, donazione di sangue, legge 104 e altre ragioni. Lo stesso per il turno di notte. Il tasso delle assenze poteva essere molto grave per la città di Roma. Sulla situazione è intervenuto anche il comandante generale della polizia locale, Raffaele Clemente, il quale ha detto che non può giustificare un atteggiamento di quanti hanno messo a repentaglio la sicurezza dei cittadini.

Che cosa potrebbe cambiare

Il Governo, intervenendo sulla diserzione numerica dei vigili in servizio nella capitale, ha anticipato che potrebbe scattare l’affidamento esclusivo all’Inps della certificazione delle malattie anche nel pubblico impiego. Il sottosegretario Angelo Rughetti, presso la Commissione Affari Sociali della Camera, aveva già annunciato nei mesi scorsi la messa a punto di un intervento normativo, per regolare questi aspetti. Oggi l’Inps si occupa di controllare i certificati soltanto nel privato, mentre nel pubblico operano le Asl.

L’Inps ricorre a personale con contratti libero-professionali, che viene pagato a prestazione. La situazione non è comunque molto sostenibile, perché i tagli alla spesa hanno messo in crisi la situazione di molti medici che per anni hanno svolto questa professione, lavorando per l’Inps. La Commissione Affari Sociali pertanto ha proposto di stanziare un budget annuo complessivo, in modo che si riesca a coprire una quota predefinita di visite di controllo per la Pubblica Amministrazione.

Se le varie amministrazioni ritengono che sia possibile integrare tale quota, possono farlo, specialmente dove risulti necessario procedere ad un numero maggiore di controlli. E’ questa la strada che, a livello centrale, si vorrebbe intraprendere nella lotta all’assenteismo.

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