Liza Golden-Bhojwani, la modella ha detto stop alla dieta da 500 calorie al giorno

Liza

Ha detto basta a una dieta da ‘sole’ 500 calorie al giorno. E lo ha fatto pubblicamente, su Instagram. Parliamo della modella Liza Golden-Bhojwani, di origine indiana. Non solo ha annunciato di voler interrompere il rigido regime alimentare la ragazza, ma ha anche postato una foto di lei nel 2012, durante la settimana della moda, e una più recente. Per vedere le differenze fisiche.

Nella prima foto, Liza ha il volto scavato e il corpo spigoloso per colpa della dieta da 500 calorie al giorno. Ma a farla smettere non è stata tanto l’immagine allo specchio, quanto un grosso spavento: mentre cucinava, infatti, svenne. Un episodio che le ha aperto gli occhi, non solo realmente, ma anche metaforicamente. Non poteva continuare così, ne andava della sua salute. Ha deciso di modificare la sua alimentazione, di iniziare a godere del cibo. Di smetterla di privarsi di tutto per non apparire ‘grassa‘ in passerella o, peggio, per non essere più scelta per sfilate e foto reportage.

Vero che più i chili aumentavano e più diminuivano le offerte. Tanto che Liza per un periodo ha deciso anche di abbandonare il crudele mondo della moda. Ma poi ha deciso di riprovarci: si è rimessa in forma, ma questa volta con una dieta sana e sostenibile. E facendo tanto esercizio. Non si sente ancora all’altezza di sfilare per stilisti di calibro, ma sta bene. Ed è felice. Anche per merito del marito, conosciuto durante un viaggio in India.

Mangio ciò che mi piace e non mi sento in colpa. Nella foto a destra si vede come sono adesso, non perfetta, non la migliore, ma sono io, è la mia anima quella ritratta e sono contenta. Sono sana e forte come mai prima. Forse non sarà adatta per una cover, per lavorare con i migliori marchi, ma me ne sono fatta una ragione. Merito di essere felice e di sentirmi soddisfatta. Ho deciso di diffondere questa storia per inviare un messaggio di amore per il corpo, rivolto a tutte le donne che lottano là fuori”.

Impostazioni privacy