L’azienda degli operai di Brandizzo chiede la Cig, le associazioni: “Ci sono 79 lavoratori a rischio”

La Sigifer, azienda per la quale lavoravano le 5 vittime di Brandizzo, conferma la richiesta di cassa integrazione per 13 settimane.

Brandizzo
Brandizzo – Nanopress.it

L’azienda dei lavoratori che hanno perso la vita a Brandizzo, la Sigifer, è andata avanti con la sua decisione. Chiesta la cassa integrazione per 13 settimane e adesso si lavora per non creare un danni sociali. Lo chiedono le associazioni sindacali, in risposta alla conferma della società di attuare la cig. Unite la Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl Piemonte per dare sostegno ai 79 operai a rischio. Il sindaco di Borgo Vercelli si dice sconcertato dalla richiesta dell’amministratore delegato di Rfi di avere revocato l’appalto alla Sigifer.

La società dei lavoratori morti a Brandizzo chiede la cig per 13 settimane

L’azienda con sede a Borgo Vercelli Sigifer ha deciso, con un comunicato arrivato nella giornata di oggi, di chiedere la cassa integrazione per una durata di 13 settimane. Questo dopo la strage di Brandizzo, nella quale i cinque operai avevano perso la vita lo scorso 31 agosto.

Mentre proseguono le indagini, dopo la conferma della cig – prevista in questi giorni – le associazioni sindacali unite hanno chiesto tutela per i 79 che lavorano al momento per l’azienda piemontese. Con una nota Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl Piemonte hanno confermato che il pagamento per la retribuzione di agosto verrà erogato, ma rimangono le preoccupazioni. Nel comunicato si legge che con le anticipazioni delle cig, gli operati nelle prossime settimane possano aggiungere altre sofferenze al dramma di aver perso i propri colleghi di lavoro.

Nelle scorse ore una riunione dei vertici aziendali ha portato alla richiesta della cassa integrazione, scrivono ancora i sindacai. Richiesta nella quale è emerso timore, e preoccupazione per tutti gli addetti e che necessita di verifiche e di approfondimenti per non lasciare soli gli operai.

La linea pare, secondo quanto comunicato da parte delle associazioni da parte della Sifiger, di chiedere a tutti compresi subappaltatori e appaltatori di prendersi in carico della responsabilità di fornire i pagamenti e i lavori per gli operai.

La richiesta dei sindacati

A tali proposte, Cgil, Cisl e Uil, hanno risposto con la loro richiesta. Intanto i sindacati hanno chiesto che si creino dei problemi sociali, viste le 79 famiglie con cui si ha a che fare al momento coinvolte. “Vista la sospensione a tempo non definito dei lavori inviata da Rfi – scrivono le associazioni – abbiamo 79 persone in meno a garantire la nostra sicurezza sulle linee ferroviarie”.

Stazione di Brandizzo
Stazione di Brandizzo – Nanopress.it

A commentare i recenti svolgimenti della vicenda anche il sindaco del posto Mario Demagistri. Il primo cittadino di Borgo Vercelli ha fatto sapere di essere sconcertato dalla richiesta dell’amministratore delegato di Rfi di avere revocato l’appalto alla Sigifer, senza nemmeno aver appreso le indagini in corso al momento della magistratura, che non si è ancora espressa in merito. “Non voglio prendere le difese dell’azienda, ma quelle dei lavoratori, 79, che adesso rischiano di rimanere senza lavoro”. Secondo il sindaco, la sicurezza dei binari deve essere garantita anche dalla tecnologia: “Abbiamo app e sistemi che ci dicono in tempo reale dove si trova un treno o un aereo: possibile che la sicurezza sui binari è demandata ad una telefonata tra la centrale e un responsabile Rfi?”.

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