Lamborghini prende fuoco: in fiamme sulle strade di Dubai

A Dubai, Emirati Arabi Uniti, due ragazzi, ricchi e fortunati, gareggiano per le strade di una delle metropoli più belle del mondo, a bordo di una Ferrari e di una Lamborghini, ad un certo punto si trovano imbottigliati nel traffico e la gara tra i due si interrompe ma il ragazzo a bordo del “toro dorato” continua ad accelerare mentre viene filmato dall’amico, fino a quando la sua auto inizia a prendere fuoco. Le fiamme e la stupidità, in questo caso, hanno bruciato circa 300 mila euro.

Guidare un’auto super sportiva, costosa e potentissima è uno dei sogni, nemmeno troppo nascosti, di quasi tutti gli uomini. C’è chi non potrà mai permettersela, c’è chi invece ha la fortuna di poterla acquistare e guidare tutti i giorni ma, come diceva qualcuno, “da grandi poteri derivano grandi responsabilità“.

Di responsabilità ne hanno ben poca due ragazzi che a Dubai gareggiano con le loro supercar, uno a bordo di una Ferrari e l’altro su una Lamborghini. Dopo essersi sorpassarti svariate volte arrivano ad un semaforo e le due vetture si mettono in coda: la gara però non è affatto finita. Il ragazzo a bordo dell’auto del gruppo Volkswagen inizia ad aprire e chiudere il gas, accelerando in maniera esagerata solo per dare spettacolo mentre l’amico a bordo del Cavallino lo riprende con il telefono.

Dopo qualche secondo la Lamborghini, probabilmente “modificata”, inizia a prendere fuoco. Le fiamme salgono dalla parte posteriore senza che il conducente si accorga di nulla. Gli altri automobilisti in fila al semaforo provano ad avvertirlo suonando il clacson e gridando “Fire” ma l’auotomobilistia della Lamborghini interpreta questo segnale pensando che il “pubblico” voglia ancora più gas e quindi continua imperterrito ad accelerare fino a che il semaforo diventa verde e, insieme all’amico ferrarista, sfreccia fra le strade di Dubai.

Il suo viaggio però durerà ben poco perché le fiamme aumentano ed iniziano a rovinare la carrozzeria e le gomme fino a bruciare l’intera vettura. Questo è un buon modo per “bruciare” più di 300 mila euro.

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