La traccia più scelta dell’esame di maturità è stata quella su WhatsApp

Parla di WhatsApp la traccia più scelta nell’esame di Maturità 2023, superando in percentuale quella di Angela e di Fallaci.

Maturità 2023
Maturità 2023 – Nanopress.it

La tecnologia si riflette in modo indiretto anche sulla scelta delle tracce agli esami di maturità, infatti fra le proposte c’era un testo argomentativo con a tema il famoso colosso di messaggistica di Meta. Questa la più scelta, che ha battuto il testo basato su un’idea di Piero Angela e quello della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci.

La traccia più scelta negli esami di Maturità 2023 è stata quella su WhatsApp, ispirata da un articolo di Belpoliti

Si stanno svolgendo in questi giorni gli esami di Maturità e dai primi sondaggi, la traccia più scelta dai maturandi è stata quella dedicata al testo ‘Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp’, proposta da Marco Belpoliti, scrittore e critico letterario.

Si è dimostrata la più gettonata, infatti è stata scelta dal 43,4% degli studenti che hanno affrontato la prima prova scritta dell’esame di Stato. Il tema è di carattere espositivo e argomentativo su tematiche di attualità. Poi abbiamo un 23% dei candidati che ha scelto la traccia che parte da un testo di Piero Angela e ha come titolo ‘Dieci cose che ho imparato’. Anche in questo caso viene chiesto di impostare un testo argomentativo ma in ambito tecnico-scientifico.

In ultimo ma non per importanza, il 9,8% dei candidati ha scelto la traccia sviluppata su un testo di Oriana Fallaci, ‘Intervista con la storia’, ovvero l’analisi e produzione di un testo argomentativo.

Il commento di Belpoliti alla scelta della sua traccia

Marco Belpoliti è uno scrittore, italianista e critico letterario nato a Reggio Emilia nel 1954. Ha vinto alcuni premi molto prestigiosi e si è occupato di tematiche importanti come il terrorismo ma è conosciuto soprattutto per il suo lavoro di critica verso Primo Levi. Da alcuni anni collabora con La Repubblica.

Marco Belpoliti
Marco Belpoliti – Nanopress.it

Intervistato da alcuni giornalisti non appena è stata diffusa la notizia che il ministero ha scelto un suo articolo come spunto per una delle tracce della prima prova, si è detto contento e soddisfatto, citando Andy Warhol nel dire che ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità.

Contattato dal sito Skuola.net ha detto che molti lo hanno chiamato per complimentarsi dicendogli di essere diventato un classico, tuttavia vola basso Belpoliti, dicendo che non ha vinto un Nobel e anche se lo avesse vinto non sarebbe stato comunque un traguardo importante perché tanti che lo hanno ricevuto sono stati dimenticati.

Cerca di nascondere la sua contentezza ma gli occhi gli brillano ed è soddisfatto del suo lavoro, che evidentemente è ben fatto se è stato preso addirittura in considerazione dal ministero dell’Istruzione per un esame così importante che rappresenta un passaggio importante nella vita scolastica e perché no anche professionale, degli adolescenti.

Nell’intervista ha dedicato ampio spazio proprio ai maturandi:

“poveri studenti, dovranno faticare sulle mie parole. non pensavo che quell’articolo, che fra l’altro avevo anche dimenticato, sarebbe servito per uno scopo così importante. sono andato a rileggerlo, non era male ed è anche un buon riassunto delle mie considerazioni personali. consiglio ai ragazzi che sceglieranno la mia traccia id riflettere sull’uso che fanno di whatsapp e dei social”.

Belpoliti ha ricordato che per scrivere quell’articolo si è ispirato a una frase di Rholand Barthes, che ha parlato in una sua opera del fatto che noi viviamo nella società dell’innamoramento e le domande che più spesso ci rivolgiamo l’un l’altro sono relative alla conferma di essere amati e voluti bene dagli altri. Tale conferma è legata anche al fatto, tornando all’era moderna dei social e delle comunicazioni istantanee, che ci si aspetta una risposta immediata.

La traccia invita a riflettere su come Whatsapp abbia modificato la nostra vita ed eventualmente come abbia migliorato la comunicazione ed eliminato la paura del confronto diretto tramite la schermatura di un dispositivo che comunque ci offre stimoli nonostante non abbiamo di fronte il nostro interlocutore.

Logo Whatsapp
Logo Whatsapp – Nnopress.it

Insomma, l’analisi di un nuovo modo di socializzare. Sicuramente sarà interessante per i professori analizzare gli scritti di chi ha optato per questa traccia così attuale e molto sentita.

Impostazioni privacy