La spia, di Paulo Coelho: il nuovo libro è dedicato a Mata Hari

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In libreria dal 10 novembre 2016, La spia, di Paulo Coelho, è il nuovo, attesissimo romanzo dedicato ‘ad una delle prime femministe della storia’, Mata Hari. Narrato in prima persona, è il racconto, immaginario, della vita della celeberrima danzatrice, condannata alla pena capitale per la sua attività di spionaggio durante la Prima Guerra Mondiale. Il libro, pubblicato in Italia da La nave di Teseo, arriva a due anni di distanza da Adulterio, in cui l’autore affronta, con grazia e semplicità, il delicato tema del tradimento.

La spia, dunque, è il titolo del nuovo romanzo di Paulo Coelho in cui lo scrittore brasiliano racconta la vita dell’agente segreto più famoso della storia. A Mata Hari, infatti, è ispirata la figura femminile protagonista del libro, di cui lo scrittore ne immagina la storia, partendo dall’ultima lettera che la Hari scrisse una settimana prima della sua esecuzione.

Si tratta di una figura totalmente nuova, per la produzione letteraria di Coelho abituato a raccontare di donne controverse, coraggiose e straordinariamente libere. Con La spia però affronta un personaggio diverso, storico, raccontando (seppur in maniera immaginaria), la vita di una donna affascinante che si è voluta ribellare alle convenzioni dell’epoca, pagando a a caro prezzo le sue scelte .

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‘E’ una delle prime femministe della storia’, ha spiegato Coelho parlando di Mata Hari, cortigiana, ballerina e seduttrice che, con il suo fascino, stregò gli uomini più influenti durante gli anni della Prima Guerra Mondiale. Dagli inizi come modella di un pittore (Mata Hari nacque a Leeuwarden, in Olanda, il 7 agosto del 1876), ai primi piccoli ingaggi come ballerina, ebbe la definitiva consacrazione nel 1905, quando cominciò ad esibirsi nei locali più alla moda di Parigi e nelle case aristocratiche più esclusive del tempo. E’ in questo periodo che artisticamente fu ribattezzata Mata Hari (il suo vero nome era Margaretha Geertruida Zelle) termine di origine malese che significa ‘occhio dell’alba‘ e, quindi, metaforicamente, ‘sole‘.

Mata Hari, la spia

Forse vittima del suo stesso fascino (pare raccontasse ai giornali un’infinità di menzogne per accrescere quell’alone di mistero che accompagnava la sua intensa attività di danzatrice) fu accusata di essere una spia e per questo condannata a morte, con la colpa, probabilmente, di essere solo una donna libera. E, attendendo l’esecuzione in una prigione di Parigi, chiese carta e penna per scrivere alcune lettere dove ripercorse la sua vita, descrivendo quelle scelte che, tra astuzia e ‘senso strategico’, la portarono dall’infelicità (fu, giovanissima, moglie di un diplomatico alcolizzato) al successo negli ambienti politici e aristocratici della Francia del primo Novecento.

‘Mi sono ritrovato con una montagna di documenti in mano, ha spiegato Coelho a proposito della stesura del suo romanzo ‘ma anche con una domanda: cosa scrisse Mata Hari in queste lettere? e come era finita in mezzo a tante trappole, ordite da amici e nemici?’ Per La spia, infatti, Paulo Coelho ha avuto a disposizione un’infinità di informazioni, tutti quei documenti secretati che i servizi segreti tedeschi, inglesi e olandesi hanno messo a disposizione solo negli ultimi vent’anni.

Ma perché proprio Mata Hari? ‘Perché ha sfidato le aspettative degli uomini dell’epoca e ha scelto una vita indipendente e non convenzionale, ha spiegato ancora Coelho, ‘dalla sua storia possiamo trarre una lezione che vale anche oggi, quando gli innocenti pagano ancora con la vita le accuse dei potenti‘.

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