La Prima Volta di Mia Figlia: trailer e trama della commedia di Riccardo Rossi

[videoplatform code=”1426865296931550c3c90e370d”]

L’attore e autore romano Riccardo Rossi fa il suo esordio alla regia con la commedia La Prima Volta di Mia Figlia, incentrata sulla figura di un padre iper apprensivo alle prese con le prime esperienze sessuali della figlia poco più che adolescente. Il film, uscito nelle sale giovedì 19 marzo 2015, è interpretato oltre che dallo stesso Rossi anche da Anna Foglietta, Fabrizia Sacchi, Stefano Fresi e Benedetta Gargari.

Alberto (Riccardo Rossi) è un medico della mutua, maniaco dell’ordine e dell’organizzazione. Separato da dieci anni, dedica tutto il suo affetto alla figlia quindicenne, Bianca (Benedetta Gargari). Un giorno, però, leggendo di nascosto il diario della figlia scopre che Bianca è intenzionata a fare l’amore per la prima volta. Alberto entra nel panico e deciso a combattere affinché non accada il ‘fattaccio’, organizza una cena con l’amica Marina (Fabrizia Sacchi), ginecologa al consultorio, perché dissuada la sua ‘bambina’ dal commettere questo grave errore. Al tavolo si aggiungono, indesiderati e inaspettati, Giovanni (Stefano Fresi), l’inopportuno marito di Marina, e Irene (Anna Foglietta), una psicologa collega di Alberto che lui non sopporta. I quattro si ritrovano a raccontare le loro prime volte, ma nessuna delle esperienze riesce a convincere Bianca e anzi, quella che doveva essere una cena educativa si trasforma in una terapia di gruppo che cambierà per sempre il rapporto tra padre e figlia.

Per il suo debutto come regista Riccardo Rossi ha preso a piene mani dalla sua solida esperienza teatrale, relizzando una sorta di piece che si dipana in gran parte attorno a un tavolo, quello dell’ormai famosa cena, tra battute irriverenti, gag (qui Stefano Fresi la fa da padrone) e flashback del passato.

Lo stile è quello tipico e genuino della commedia italiana anni ’80, da dove peraltro Riccardo Rossi proviene (College, Italian Fast Food, Le Finte Bionde, i Ragazzi della Terza C), incentrato su personaggi ‘caciaroni’ ma allo stesso tempo innocenti, quasi ingenui, e per questo probabilmente un po’ demodé se rapportato ai giorni nostri (soprattutto la ragazzina sembra lontana anni luce dalle quindicenni di oggi). Ma se l’intento di Rossi era semplicemente quello di realizzare una commedia garbata e divertente, ci è riuscito in pieno.

Impostazioni privacy