La nave Mare Jonio disobbedisce alle autorità e chiede lo sbarco a Lampedusa

La nave Mare Jonio della ong Mediterranea Saving Humans ha intercettato un barcone con 49 migranti e si trova adesso alle porte di Lampedusa. Il comandante della nave ha disobbedito all’ordine della Guardia di Finanza che aveva intimato di fermarsi e arrestare i motori, sostenendo che le condizioni meteo fossero pericolose e che i migranti a bordo avessero necessità di immediata assistenza. Il comandante ha così deciso di dirigersi verso Lampedusa. L’armatore della nave è Luca Casarini, noto attivista di sinistra.

La GdF ha autorizzato un punto di fonda, ovvero la possibilità di ancorare l’imbarcazione per metterla al riparo dal mare grosso, ma senza concedere l’autorizzazione a sbarchi.

Casarini insiste sostenendo che i migranti sono provati, vomitano e che l’autorizzazione allo sbarco deve essere concessa anche in considerazione del fatto che la nave batte bandiera italiana.

A bordo della Mare Jonio ci sarebbero 49 migranti, di cui 12 minori. A bordo anche un caso di sospetta polmonite.

Il vicepremier Matteo Salvini blinda i porti: parlando a Sky Tg24, Salvini spiega il perché del suo ennesimo no: “È una nave dei centri sociali, a nome di questa nave sta parlando Luca Casarini, andate a guardare i suoi precedenti. A bordo ci sono altri esponenti di sinistra e ultrasinistra che a mio parere stanno commettendo il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina raccogliendo i migranti in acque libiche, mentre stava intervenendo una motovedetta libica. Hanno autonomamente deciso di dirigersi verso l’Italia per motivi evidentemente politici, senza osservare le indicazioni delle autorità e fregandosene dell’alt della Guardia di Finanza. I migranti a bordo possono essere curati, vestiti, nutriti. Gli possiamo dare ogni genere di conforto ma in Italia con il mio permesso non mettono piede”.

Luca Casarini
Luca Casarini durante la raccolta firme per la lista Tsipras alle elezioni Europee, Roma, 16 marzo 2014.
ANSA/ANGELO CARCONI

L’altro vicepremier, Luigi Di Maio, assicura che “non sarà un nuovo caso Diciotti”: “Questa ong da quello che sembra non ha rispettato le regole, ha disobbedito alle direttive della Guardia costiera libica decidendo di prendere a bordo questi migranti. La novità è che questa ong batte bandiera italiana. Questo può essere un modo per far rispettare meglio le regole. In queste ore vogliamo verificare come far rispettare le regole a questa ong che per la prima volta batte bandiera italiana”.

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