La morte di Paolo Bonolis è una bufala: l’ironica risposta del conduttore

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La morte di Paolo Bonolis è una bufala: l’ironica risposta del conduttore. Paolo Bonolis non è morto, nonostante il solito sito web satirico acchiappa click ha annunciato la dipartita del conduttore, questi risponde con un filmato pubblicato dalla moglie Sonia Bruganelli. ‘Peccato – dice tra l’altro Bonolis – mi sentivo bene’. Segue un siparietto sul fatto che l’aldilà sia sospettosamente simile all’aldiqua. Non è la prima volta che Bonolis usa i social per ‘replicare’ ai giornalisti (anche se giornalisti in questo caso non sono): nell’estate 2014, finito in ospedale per un malore e fotografato in barella, aveva mandato un bel dito medio ai paparazzi…

Paolo Bonolis è morto? Manco per sogno, a dispetto della notizia lanciata qualche ora fa da un sito satirico – zeppo di errori e refusi – che aveva annunciato la morte del conduttore, confermata in apparenza dalla moglie Sonia Bruganelli – per infarti ischemico. Avvisato dall’autore televisivo Marco Salvati che ha pubblicato il botta e risposta sul suo account Twitter, Bonolis ha poi deciso di realizzare una video risposta con l’aiuto proprio della morte.

Inizialmente il video sembra proprio funereo: buio, si vede solo la testa del conduttore, che dopo aver annunciato che sulla rete – che non frequenta – lo davano per morto, spiega che ‘Curiosamente l’aldilà, qui attorno a me, è uguale a quello che c’era prima’, e si chiede ‘A cosa conviene morire, se tutto resta come prima?’.

Bonolis – seduto in cucina e circondato da uno spuntino dell’aldilà, insalata e cracker – rassicura comunque che da morti ci si sente bene, ‘è anche piacevole e c’è un piccolo gatto dell’aldilà, ci sono tante cose che si possono fare da morti’, ad esempio mangiare l’insalata (morta) e un cracker (dell’aldilà). Seguono immagini di moglie e figli (sempre dell’aldilà; un’altra cosa che non sembra cambiare è la fame del figlio, come nota lo stesso conduttore, che sperava in un miglioramento almeno in questo). Il video si conclude con un invito ‘a venire prima che potete, soprattutto a voi che avete messo quella cosa, vi aspetto, in un attimo vi aspetto’.

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