L’uomo al centro del Forum della Comunicazione 2017 alle prese con i cambiamenti dell’economia digitale

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In occasione della decima edizione del Forum della Comunicazione e dell’Innovazione Digitale, il tema su cui è ruotato l’evento, che festeggiava anche i dieci anni di vita, è stato l’uomo. L’uomo che torna ad essere unico e indispensabile per l’innovazione, grazie alla sua creatività che lo contraddistingue all’interno di una società dominata dalle tecnologie. Questa è la strada del futuro: creatività e innovazione sono gli strumenti per gestire le trasformazioni in atto, dal digitale all’economia, dal sociale all’ambito culturale.

Per il decimo anniversario dell’evento, all’apertura del Forum è stato presentato il Manifesto For#umanCommunication, progetto ideato e creato da Comunicazione Italiana – promotrice e organizzatrice dello stesso evento in collaborazione con la Regione Lombardia e Microsoft Italia – con il contributo del professor Piero Dominici e in partnership con Enet Group. Obiettivo del Manifesto è contribuire a diffondere una nuova prospettiva ed una ‘nuova cultura della comunicazione’ e del relazionarsi.

Diversi gli hastag utilizzati durante il forum: #ecommerce #globalcrisis #lobbyng #humanbrand #reputazione #lifescience #territorialità #digitalexperience. E diversi sono stati i contributi e le testimonianze dirette di aziende e istituzioni durante il Forum, per capire come le trasformazioni in atto hanno modificato le abitudini di vita e di relazionarsi di quanti ogni giorno si muovono all’interno del mondo della comunicazione.

Come spiega Fabrizio Cataldi, Chairman di CI, “l’assunto da cui parte la decima edizione è che siamo in una società in continua trasformazione, che sta modificando il modo in cui viviamo, lavoriamo e comunichiamo. Quello che vogliamo indagare è come “accompagnare” il cambiamento e far sì che persone, aziende, media e istituzioni possano riuscire a guidare questa trasformazione in atto. Prendendo in prestito un’affermazione ben più nota per la quale a differenziarci dagli animali sia il dono della parola possiamo dire che oggi a distinguerci dalla tecnologia sia la creatività. E su questa – spiega – dobbiamo fare leva per tornare a occupare il ruolo di protagonista che ci spetta. La scelta del titolo vuole sottolineare come oggi la tecnologia sia sempre più centrale per alcuni tipi di lavori, lasciando all’uomo la parte creativa. Per questo crediamo che le idee siano la chiave per affrontare il futuro”.

Per Luca Targa, Ceo di Inside Comunicazione, “è un onore partecipare a questa edizione del Forum della Comunicazione, che affronterà un tema a me molto caro come comunicatore, ovvero come accompagnare le aziende nella trasformazione digitale. Spesso, infatti, gli imprenditori mi chiedono come poter convivere tra analogico e digitale, in quest’epoca in cui i confini sono ormai superati. Parlerò proprio di questo, di come sfruttare la rivoluzione digitale per non farsi travolgere dal cambiamento, e come trovare contatti, la nuova sfida, partendo dal presupposto che ancora a interagire con noi sono le persone”.

“Considero il cambiamento un autentico volano per la crescita. Perseguendo questa idea è nata Inrete” dichiara l’ad Simone Dattoli: “Credendo sempre nella positività delle scelte di chi si propone di innovare, abbiamo deciso di sostenere con forza il tema di questa edizione del Forum della Comunicazione portandovi la nostra esperienza in ambiti distintivi e in evoluzione come quelli delle Relazioni Istituzionali e della comunicazione in ambito scientifico. In un contesto di trasformazione generale, come quello attuale, ritengo sia fondamentale avere una mappatura del cambiamento nel nostro settore e quella offerta dal Forum è una preziosa opportunità di confronto”. “Per far sì che all’aumentare delle tecnologie della connessione corrisponda un incremento delle opportunità relazionali è necessario maturare in cultura, capacità critica e autocritica e soprattutto rivalutare la centralità dell’uomo e delle sue idee. In un clima di condivisione e sinergia, allora, tutti sono chiamati a dare il loro contributo per dare vita a un nuovo ‘umanesimo” conclude Dattoli.

In collaborazione con AdnKronos

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