L’erba dei vicini: il prime time di Rai Tre guarda oltre i confini italiani

beppe severgnini

Si chiama L’erba dei vicini il programma del lunedì sera di Rai 3, in onda in prime time fino al 14 dicembre. Non il classico talk a base di lunghe disquisizioni e battibecchi, bensì un programma di attualità che sa mescolare approfondimento e confronto, condendoli anche con un pizzico di ironia. Un programma ‘europeo’, come lo definisce il conduttore stesso, Beppe Severgnini: un programma che mette l’Italia a confronto con i principali Paesi del nostro continente.

L’intenzione non è quella di esaltare il Belpaese né tanto meno di denigrarlo, bensì quella di smontare pregiudizi e stereotipi, di informare lo spettatore facendogli scoprire aspetti peculiari e magari non così noti, ma anche di creare una sana competizione che mostra pregi e difetti dei diversi Paesi. Offrire al pubblico spunti di riflessione e pillole di conoscenza.

Diversi sono i temi affrontati nel corso delle puntate, ciascuno dei quali viene sviluppato attraverso due differenti modalità narrative: un filmato che, consentendoci di scoprire chicche e curiosità, racconta l’esperienza di chi vive in Italia e quella di chi invece vive nel Paese straniero oggetto del confronto, e poi un’intervista in studio che vede coinvolti due ospiti selezionati in virtù della loro particolare competenza rispetto al tema trattato.

Interessante la funzione del pubblico in studio: è costituito da 100 persone che hanno una funzione attiva all’interno del programma. Sono infatti chiamati a essere giudici della ‘gara’ tra Paesi esprimendo un voto sulla tematica trattata in due momenti diversi: un voto preliminare stabilito sulla base di uno stereotipo o di un pregiudizio e il voto finale che invece viene dato dopo aver visto i filmati e ascoltato la doppia intervista. Lo stesso ruolo viene affidato agli spettatori da casa, attraverso il televoto. Alla fine, il Paese che ottiene il punteggio più elevato si aggiudica la puntata.

Molti sono gli ingredienti che creano varietà e rendono il programma dinamico, come l’intermezzo comico che, attraverso un monologo, mette in luce alcuni aspetti del Paese con cui l’Italia è chiamata a confrontarsi. La conduzione, caratterizzata da uno stile brillante e piuttosto informale, accompagna lo spettatore nella fruizione del programma, spiegandone passo passo la struttura e le scelte. Un programma dal ritmo veloce, capace di parlare a un pubblico giovane, capace di trattare in modo accattivante tematiche di attualità, fornendo anche consigli pratici per destreggiarsi al meglio nel nostro Paese e in quello ‘competitor’.

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