Kurt Cobain: frasi famose del principe del grunge

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Ogni tanto (ri)torna di moda Kurt Cobain (Aberdeen, 20 febbraio 1967 – Seattle, 5 aprile 1994). E ritornano di moda anche le frasi famose di Kurt Cobain, le citazioni, le poesie e i diari dell’indimenticato leader dei Nirvana tornano a popolare le bacheche social di chi, all’alba dei ’90 e poi negli anni a seguire, trovò un insostituibile punto di riferimento, musicale ma non solo, nella figura carismatica del ‘principe del grunge‘. Uno dei pochi ad avvertire e comprendere il malessere sempre più crescente della cosiddetta Generazione X, di cui Smells Like Teen Spirit diventò l’inno indiscusso. Per questo, pure adesso che Kurt Cobain è morto da oltre vent’anni e si celebrano i 50 anni dalla nascita, chi è cresciuto con le canzoni dei Nirvana (ma anche coloro che le hanno conosciute successivamente) continuerà sempre a identificarsi nelle parole di questo uomo inquieto e geniale che ha detto troppo presto stop alla vita.

Ripassiamo dunque le frasi famose di Kurt Cobain, a cominciare da quelle inerenti la musica. Ecco qualche esempio:

‘Mettere il proprio nome su un disco non conta un ca**o. Chiunque lo può fare, ma c’è una grande differenza tra raggiungere la notorietà e conquistare il rispetto di sé attraverso la musica’.

‘I miei testi sono un gran mucchio di contraddizioni. Sono spaccati esattamente a metà tra opinioni estremamente sincere e sentimenti che nutro e confutazioni sarcastiche e spero umoristiche di ideali stereotipati da bohémien superati da anni’.

‘Le parole non sono importanti come l’energia che viene dalla musica, soprattutto se dal vivo’.

‘Fai dono della musica’

‘Il punk rock è arte. Il punk rock per me significa libertà’.

‘In tour sempre, in qualsiasi momento. Sperando che la musica parli da sola’.

LA MORTE SOSPETTA DI KURT COBAIN: FU OMICIDIO?

Tra le frasi più belle di Kurt Cobain molte riguardano gli Stati Uniti d’America, grande paese dalle altrettanto grandi contraddizioni. E Kurt non è mai stato troppo tenero con la sua nazione. Leggete un po’…

‘La censura è molto americana’.

‘Gli insegnanti di storia alla scuola superiore americana sono allevati in recinti nello stato del Montana. Sono pappa e ciccia con la gotta. Non fidatevi di loro, ubbidite ma non fidatevi’.

‘Essere di destra è l’insulto più volgare e più sporco che si possa rivolgere a una persona. Queste persone odiano le minoranze di ogni colore, si permettono stermini di massa di tutto ciò che non è bianco o non credente. E la R di ‘Right Wing’ è quella di ‘Repubblicano’.

‘La cospirazione verso il successo in America consiste nell’immediatezza: esporre a una forte ripetizione le menti con scarsa capacità di attenzione’.

MONTAGE OF HECK: IL DOCUFILM SU KURT COBAIN

Altre citazioni di Kurt Cobain: in particolare su se stesso e sulla sua filosofia di vita. Impossibile non essere d’accordo in molti casi.

‘Avevo così poca stima di me che non riuscivo minimamente a pensare di poter diventare una rockstar’.

‘Preferisco essere odiato per ciò che sono, piuttosto che essere amato per ciò che non sono’.

‘Ho imparato una lezione: non ho nessun diritto di esprimere la mia opinione finché non so tutte le risposte’.

‘La televisione è la cosa più sinistra del nostro pianeta. Va’ subito a prendere la tua TV e buttala dalla finestra o vendila e compra uno stereo migliore’.

‘Mi piace infiltrarmi nell’ingranaggio di un sistema fingendo di farne parte e poi lentamente far marcire tutto l’impero da dentro’.

‘Non sono gay ma vorrei esserlo per il solo desiderio di far incazzare gli omofobi’.

‘Per favore non fottermi la libertà o violenterò, mutilerò e torturerò la tua famiglia’.

‘Probabilmente non ho mai conosciuto nessuno che secondo me fosse compatibile con la mia volontà intellettuale, spirituale e umoristica’.

‘Voglio bene ai miei genitori eppure sono in disaccordo praticamente su tutto ciò in cui loro credono’.

‘Sfigati del mondo unitevi’.

5 APRILE 2014: 20 ANNI SENZA KURT COBAIN

Non possono mancare alcune frasi di Kurt Cobain che in realtà sono dei giudizi, spesso sarcastici, su altri musicisti.

‘Sembra che per scrivere canzoni siano possibili solo due personalità: o quella di visionari tristi e tragici come Morrissey, Michael Stipe o Robert Smith, oppure il ragazzino bianco sgraziato e un po’ fuori di testa da ‘Ehi, facciamo festa e dimentichiamoci di tutto’ tipo i Van Halen o tutta quell’altra mer*a di heavy metal’.

‘John Lennon è il mio idolo da quando sono nato, ma per quanto riguarda la rivoluzione ha torto marcio’.

‘Quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me. Non è come era per Freddie Mercury: a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l’ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così’.

Chiudiamo con quella che probabilmente, e tristemente, è la citazione più famosa di Kurt Cobain, anche se non è la sua: ‘È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente‘ (‘It’s better to burn out than to fade away’), scritta nella lettera d’addio prima di suicidarsi ma in realtà tratta da un verso di My My, Hey Hey di Neil Young.

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