Kenya, italiana uccisa durante una rapina. Grave il marito

Casa Mombasa

Rapina finita nel sangue a Mombasa, in Kenya. Una 71enne italiana, originaria di Cremona, Maria Laura Satta, è stata uccisa dai ladri. Il marito Luigi Scassellati, 72 anni, è rimasto gravemente ferito ed è ricoverato al ‘Mombasa Hospital’, ma non sarebbe in pericolo di vita. La coppia era titolare di una società per macchine d’ufficio, la Seted srl, con sedi in via San Francesco, vicino al cimitero di Cremona, e in via Eridano, lungo la tangenziale. I due avevano acquistato un cottage sull’Oceano Indiano, a 30 chilometri circa da Mombasa, dove erano soliti trascorrere un periodo dell’anno dopo la pensione. La Farnesina ha confermato la notizia.

Secondo la ricostruzione del sito ‘Africa Express’, i due italiani stavano trascorrendo una domenica tranquilla. Lewis, il giardiniere che alloggia all’interno della proprietà, era uscito per la funzione religiosa, come faceva sempre. Luigi era uscito di casa per chiudere il cancello dall’interno. Mentre costeggiava il muro di cinta, si è trovato di fronte due aggressori, che lo hanno colpito ripetutamente con il panga, un grosso coltello simile a un machete – e con bastoni, per trascinarlo poi all’interno della villa.

Una volta entrati in casa, i rapinatori si sono accaniti sulla donna, che era in bagno, picchiandola ripetutamente. Poi hanno messo a soqquadro l’appartamento e sono scappati con la refurtiva. I vicini non avrebbero sentito nulla. L’allarme è stato lanciato da un altro italiano, Fabio, amico dei due coniugi e che avrebbe dovuto pranzare con loro in villa. Quando li ha chiamati per confermare l’appuntamento, non ha ottenuto risposta; così, verso mezzogiorno, è andato alla casa dei coniugi. Il cancello era chiuso, così ha chiamato a gran voce Luigi. Dall’altra parte è arrivato un rantolo molto debole, sufficiente per far sì che l’uomo scavalcasse il muro di cinta per vedere cosa era accaduto. La porta era spalancata, i due corpi erano vicini. C’era sangue dappertutto.

Un vicino di casa ha raccontato: “Io e mia moglie stavamo per metterci a pranzare, ma abbiamo sentito le urla disperate del loro amico. Ci siamo precipitati e lo abbiamo trovato sconvolto e in lacrime. Ho fatto saltare i lucchetti del cancello e sono entrato. Anche io, alla vista dello scempio compiuto su quei due corpi, ho avuto uno choc. Violenza inaudita, ingiustificata. Luigi è una persona mite e socievole, lo stesso era Maria Laura. La loro età non poteva rendere pericolose le loro reazioni”. L’ambasciata italiana e il console onorario a Mombasa sono in contatto con i familiari della vittima. La Farnesina sta offrendo loro massima assistenza.

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