Juventus vs Siviglia: la partita dei rimpianti

Juventus   Siviglia

Non certo entusiasmante il debutto europeo 2016/17 per la Juventus che impatta 0 a 0 in casa contro il Siviglia in un match che è stato molto impegnativo sul fronte tattico e nervoso, con il team spagnolo che ha giocato in modo estremamente difensivo e con tante occasioni sprecate dai bianconeri. Tuttavia, quel 41% di possesso palla alla fine del primo tempo non è proprio andato giù ai tifosi, così come le scelte tattiche di preferire Asamoah a Pjanic e l’ingresso troppo tardivo di Pjaca. Certo, niente è compromesso, ma la differenza rispetto al campionato è netta.

Imbattibile, troppo superiore in Italia, un po’ zoppicante in Europa: continua il trend della Juventus che non riesce a imporre la propria personalità in Champions nonostante non sia più un mistero che sia il primo vero obbiettivo stagionale. Il match contro il Siviglia è stato sofferto sia sul piano del gioco sia su quello delle occasioni. Frustrazione e delusione sono due aggettivi che possono accompagnarsi a questa partita che fa di sicuro sorridere gli spagnoli.

Giunti a Torino promettendo battaglia, si sono chiusi in una formazione senza centravanti (Vazquez era solo davanti, giusto per intenderci) e un pressing molto alto. Asamoah è stato preferito a Pjanic, ma ha reso molto sotto le aspettative. Allegri: “Il ghanese è un giocatore importante, anche se non ha giocato benissimo, Pjanic ha qualità tecniche entrando dopo come ha fatto”. E perché Pjaca solo negli ultimi minuti? “Loro erano molto forti di testa e l’ho preferito a Mandzukic”.

Rimangono tantissimi rimpianti per le due occasioni limpide sbagliate da Khedira nel primo tempo, che avrebbero davvero potuto cambiare il volto del match. Higuain non è stato devastante, gran peccato per la traversa nel finale, così come ci si mangia le mani per la parata di Rico sul colpo di testa di Alex Sandro (anche lui, molto meglio del titolare Evra). Se è vero come è probabilmente vero, la Juve passerà il morbido girone (ieri Lione vs Dinamo Zagabria 3-0), magari anche come prima, ma non da dominatrice come avrebbe già dovuto fare da subito. E dopo, giocare così non sarà di buon auspicio.

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