Juncker: ‘I cittadini sono stufi di lotte interne e menzogne’

Juncker

“Non dobbiamo più menare per il naso i cittadini europei. Li dobbiamo guardare negli occhi: sono stufi di lotte interne e menzogne. Si aspettano risultati e attuazione di quanto decisivo”, da Jean Claude Juncker alla plenaria di Strasburgo arrivano parole secche e dirette. Nel discorso sullo stato dell’Unione, il presidente della Commissione Ue bacchetta gli stati membro.

“Un anno fa avevo detto che la situazione nell’Unione europea lasciava a desiderare, non c’era abbastanza Europa e non c’era abbastanza unione nella Ue. A un anno di distanza questa constatazione in Europa resta. La Ue non è un gran forma. Sono cambiate tante cose. Possiamo parlare di crisi esistenziale”, così Jean Claude Juncker apre il suo intervento.
“Tenere un discorso europeista qui non è così difficile ma tutti devono fare discorsi europeisti nei loro parlamenti nazionali. Dire sì con entusiasmo a Bruxelles e poi fare finta di non aver partecipato è il contrario di quello che definisco coerenza” Juncker così invita gli Stati a fare di più e parlare di meno perché “i cittadini si aspettano risultati”.
Il numero uno della Commissione si aspetta maggiori sforzi, “la disoccupazione è ancora troppo alta, l’Europa non è abbastanza sociale, questo lo dobbiamo cambiare quindi lavoreremo al pilastro dei diritti sociali. E se anche la situazione dei debiti resta alta, essi si sono ridotti e questo dimostra che il Patto di stabilità ha suo effetto, ma non deve diventare patto di flessibilità: deve diventare un patto applicato con flessibilità intelligente“.

Juncker parla anche delle prossime misure per quanto riguarda il terrorismo internazionale: “Entro novembre la Commissione proporrà un sistema europeo di informazione sui viaggi: ogni volta che uno entra in Ue sarà registrato, luogo, data e motivo dello spostamento, in modo che questo nuovo sistema automatico ci dirà chi è autorizzato a viaggiare in Ue, prima che arrivi in Ue. La difesa attuale costa fra 20 e 100 miliardi l’anno in Europa. Dovremmo garantire la solidità della difesa europea. Abbiamo un’industria europea della difesa che deve dare prova di innovazione. Proporremo entro l’anno un fondo europeo per la ricerca e l’innovazione nell’industria della difesa”.

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