Italia, sulla cassetta postale trova un divieto inaspettato: i vicini restano di stucco

Un cittadino esasperato ha affisso un cartello con un divieto inaspettato sulla propria cassetta postale, di che si tratta.

Cassetta delle lettere
Cassetta delle lettere – Nanopress.it

Capita spesso di imbattersi in cartelli stradali che indicano divieti, obblighi o altre indicazioni utili per la circolazione e la sicurezza delle strade. Tuttavia, in una pittoresca cittadina italiana, è comparso un cartello assolutamente insolito e alquanto buffo, scritto di proprio pugno da un cittadino esasperato, e applicato sulla sua cassetta postale.

Un po’ di storia dei cartelli stradali

Prima di addentrarci nella curiosa storia di questo cartello, è interessante fare un breve excursus sulla nascita dei segnali stradali. L’uso di indicatori per guidare i viaggiatori ha radici antiche. Si pensi ad esempio alle pietre miliari dell’antica Roma, che indicavano le distanze per raggiungere le prossime città.

Tuttavia, l’istituzione dei segnali stradali moderni in Italia iniziò nel 1894, con la fondazione del Touring Club Ciclistico Italiano, un’organizzazione che si proponeva di promuovere il ciclismo e il turismo attraverso l’installazione di indicatori speciali agli incroci delle strade.

Cartelli stradali
Cartelli stradali – Nanopress.it

Nel 1895, i primi segnali stradali apparvero a Senigallia, indicando l’indirizzo del Consolato e le distanze per alcune località costiere. Con il passare degli anni, i segnali stradali si sono evoluti e diffusi, diventando un elemento comune nelle città di tutto il mondo.

Eppure, nonostante questa diffusione, ci sono ancora situazioni in cui i cittadini sentono la necessità di improvvisarsi cartellonisti per far rispettare regole elementari di comportamento.

Un cartello assurdo su una cassetta postale

Tornando al cartello insolito trovato sulla cassetta pubblicitaria, esso vietava nientemeno che di fare pipì al suo interno. L’autore, evidentemente stanco di subire tali atti di vandalismo e inciviltà, ha scritto con ironia “Veramente bisogna scriverlo?” sotto il divieto.

È incredibile pensare che qualcuno abbia davvero considerato la casella pubblicitaria come un orinatoio, ma questo episodio è solo uno dei tanti esempi di comportamenti assurdi che possono emergere nella vita quotidiana. Ciò solleva anche una riflessione più ampia sulla questione dei comportamenti indecorosi e poco rispettosi che possono verificarsi lungo le strade.

Soprattutto nelle vicinanze di locali notturni o zone frequentate da persone in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il rischio di comportamenti sconcertanti aumenta. Proprio per questo motivo, molti cittadini si trovano a dover fare i conti con problemi fastidiosi come l’atto di urinare in luoghi pubblici.

Cassetta postale
Cassetta postale – Nanopress.it

In passato, in alcuni luoghi, si è cercato di arginare questo fenomeno con soluzioni semplici ma interessanti. In Germania, ad Amburgo, è stata adottata una particolare vernice trasparente repellente, che faceva sì che la pipì tornasse al mittente, bagnando chi aveva tentato l’atto vandalico.

Questo metodo sembra aver sortito alcuni risultati efficaci, scoraggiando alcune persone dall’urinare in strada. Tuttavia, è chiaro che il problema fondamentale è educare e sensibilizzare le persone ad avere comportamenti rispettosi e civili.

L’installazione di cartelli fatti di proprio pugno potrebbe essere un gesto simpatico e stravagante, ma non può essere la soluzione definitiva a problemi più ampi di inciviltà e mancanza di rispetto.

Solo attraverso l’educazione e la sensibilizzazione sarà possibile sperare in un futuro in cui non ci sarà bisogno di scrivere cartelli perché vengano rispettate le norme basilari di comportamento e civiltà.

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